sabato 19 febbraio 2011

Il bosco, la ruspa e l'autista

Marco Cedolin

Ho constatato, in tutta onestà senza troppa sorpresa, come il senso del mio ultimo articolo “la giostra impazzita” sia stato da parte di molti lettori travisato, scarsamente compreso, quando non perfino reinterpretato in chiave di enunciazione in favore del premier. Ho scritto senza troppa sopresa, poichè è pratica comune in questo paese quella di scagliarsi contro chiunque osi mettere in discussione il pensiero dominante. Pensiero dominante che nella fattispecie consisteva in lodi sperticate e incondizionate nei confronti della manifestazione del 13 febbraio “se non ora quando”, identificata come un decisivo risveglio delle coscienze ed io mi sono permesso di criticare, sia pur molto educatamente.
Spero vivamente che quanto segue, aiuti i lettori che non lo hanno fatto a meglio comprendere il senso delle mie parole.
Negli ultimi anni all'interno dei miei articoli ( compreso la giostra impazzita) ho continuato a ripetere che l'occidente è gestito ogni giorno di più dalle lobby dei grandi poteri economici e finanziari che perseguono un disegno ben preciso. Appiattimento di ogni specificità culturale, omologazione dell'individuo, creazione del lavoratore schiavo, creazione di uno stato unico globale, di una moneta unica globale solo elettronica, controllo completo delle masse previo loro rincoglionimento e tantissime altre applicazioni sui generis....

In ognuna delle nazioni esistenti i grandi poteri necessitano di una classe politica che attraverso l'azione di governo veicoli il nuovo stato di cose, che comporta fra l'altro il trasferimento degli averi posseduti dai cittadini nelle casse del sistema bancario di cui le lobby in oggetto rappresentano la testa.

Ad oggi I governanti delle varie nazioni stati sono già stati deprivati della possibilità di legiferare al di fuori dei dettami che i grandi poteri impongono, hanno perso qualsiasi capacità di autonomia e si sono trasformati in meri esecutori di ordini, con funzioni amministrative di contorno.

In Italia nella fattispecie non esiste più alcuna forma di sovranità economica, sovranità monetaria, sovranità militare e possibilità di assumere decisioni indipendenti che contrastino con i dettami imposti dal progetto.
In Italia il gruppo facente capo a Berlusconi e quello che lo contrasta stanno disputandosi come iene affamate una carcassa consistente nella possibilità di gestire il potere per conto terzi, sotto forma di camerieri delle banche molto, molto ben pagati.

Non dovrebbe essere difficile comprendere come di fronte alla multinazionale che intende distruggere il bosco per costruire una discarica che ci avvelenerà tutti, sia del tutto ininfluente il fatto che la multinazionale scelga per portare a termine il lavoro la ruspa guidata da Bersani, quella guidata da Berlusconi o quella guidata da Montezemolo.
Il vero problema è costituito dallo scempio che sta avvenendo, non certo dall'identità del dipendente che guiderà la ruspa per conto terzi.

Quando io esprimo, con molta educazione, critiche nei confronti di manifestazioni come quella del 13 febbraio, non lo faccio con l'ambizione di difendere Berlusconi, che detesto quanto gli altri suoi colleghi e ritengo oltretutto indifendibile.
Lo faccio perchè vedo che tanta parte delle foze sane presenti nel paese viene indirizzata nell'ambito delle lotte intestine fra gli sciacalli che si disputano la carcassa, mentre la loro attenzione viene distolta dal problema reale.
Mi ripeto, il problema reale è costituito dal progetto di distruzione del bosco e non da chi guiderà la ruspa per distruggerlo.
Quando il bosco non esisterà più, sarà troppo tardi per prenderne coscienza e tentare di fare qualcosa, ammesso e non concesso che oggi la situazione sia ancora recuperabile.

4 commenti:

Luka78 ha detto...

Ciao Marco, eccomi come ti ho scritto nell'ultimo commento all'altro articolo.

In altre sedi il tuo articolo non è stato capito? Credo - non per fare il presuntuoso - che sia il risultato del livellamento delle coscienze sempre più spinto da chi ha la necessità o l'obbligo ( a seconda se si è burattini o burattinai ) di rendere la gente un massa di individui senzienti e che si accapiglino sulle beghe di palazzo. Beghe che, grazie al lavaggio del cervello, pur essendo parapiglie per accapararsi una poltrona, sono state trasformate in argomenti di discussione e di importanza nazionale.
Chi con i suoi servitori ( giornalisti e conduttori ) chi con i suoi ( idem come sopra. Forse, per la "sinistra", con più giullari a disposizione ), hanno raggiunto lo scopo.
Della serie: facciamoli scornare per le nostre diatribe, fomentiamoli contro Berlusconi ( non lo difendo ) e diamogli sciarpette viole. Intanto loro ( consapevoli o no ), una volta sulla poltrona "che conta", serviranno poteri superiori.
E l'Italia sempre più giù andrà.
Ma qualcuno se ne renderà conto? Chissà, forse, a caos avvenuto, daranno la colpa a Berlusconi.

Mi domando sempre se qui in Italia ci sia un barlume di speranza. Ma speranza intesa come sano e più razionale ragionamento. Andare oltre alle chiacchiera da tg ( che in maniera sempre più sfacciata dedicano la metà a notizie da devastazione mentale che altro ) e a quelle che girano sempre intorno a ciò che ci propinano.

Albatros ha detto...

A quanto scritto ora e nel post precedente, direi che non trovo nulla da eccepire. L’unica precisazione che mi sento di fare, è che: nonostante anche io ritenga sia stato un limite manifestare, ponendo maggiormente l’accento sulla sola indignazione delle Donne, sono comunque sceso in piazza il 13 Febbraio. L’ho comunque interpretato come un gesto concreto .

Anche se fra mille distinguo, dopo aver camminato tra e con la gente, sono ancora più consapevole che le persone oneste: quelle che non fanno chiasso, quelle che pagano le tasse, esistono e sono la maggioranza. Il non aver demandato ad altri, l’espressione della mia insoddisfazione, oltre a rendermi sul piano umano più ricco ,mi invoglia a partecipare in futuro.

L’Italia non è quella che danno a vedere i politici ,non è il berlusconismo .

La manifestazione è stata comunque un segnale importante!! Se i prossimi a manifestare saranno gli insegnanti &/o i ricercatori o le maschere di qualche Teatro - chiuso a causa dei tagli alla cultura- cercherò di esserci. Perché ritengo sia un gesto che va nella direzione giusta. Sono cosciente che sarebbe meglio , ma non posso aspettare che ci siamo tutti per per difendere il bosco . Anche se non proprio sul tema del post, tra i numerosi cartelli che ho fotografato, uno mi ha colpito particolarmente, e recitava cosi: “No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere.” -Da una lettera di Giacomo Ulivi Partigiano fucilato a Modena durante la Resistenza -

Io lo interpreto come un invito: a informarsi, a partecipare e a essere solidali.

marco cedolin ha detto...

Caro Luca, per molti versi le tue domande me le pongo anche io.

Ciao Albatros, grazie per avere condiviso la tua esperienza ed esposto il tuo pensiero.

Anonimo ha detto...

Buongiorno

Premetto che sono donna e che milito nel movimento femminista da 35 anni. In occasione della manifestazione del 13 ero furentissima ed ho provato a spiegarne le ragioni alle altre donne, rischiando il linciaggio. I motivi per me sono due ed io li chiamo la "sindrome dei sette fratelli cervi" e la "sindrome delle invasioni barbariche intesa come film".


maura
La prima vuol dire che , se devo morire per una idea, vorrei sceglierla io e con attenzione perchè uno può credere di morire per la libertà e perchè odia il fascismo e si ritrova in casa mafia, pd2, cia e fmi, tutti entrati con le vittoriose armate americane. Che è poi quello che dice Marco nella sua tesi. La manifestazione era di fatto organizzata da Repubblica , dalla Aspeniana Annunziata , dal Pd. Che ci azzeccano le donne? E gli altri, saranno veramente meglio? Che poi, Lui le sceglierà per via delle tette, ma nel PDL di donne ce n'è un mucchio, soprattutto negli enti locali, nel Pd non basta manco avere le tette, di donne non ce n'è più che tante, non contano una beata mina ed i fassiniveltronidipietrodalemi le scelgono perchè?
Rileggano le manifestanti quello che era un must del femminismo, il libro "Le tre ghinee"

La seconda è che ritrovarsi tra noi per dirci quanto siamo milgliori e che se stiamo perdendo è colpa DEGLI ALTRI è come mangiare i Kg di cioccolata perchè il moroso ti ha lasciato. Il giorno dopo sei sola, tre etti in più e piena di brufoli. Le donne che a decine difendono Berlusconi anche in ufficio, in tv che son solo donne, sono solo BALDRACCHE?

Poichè ho il massimo rispetto per il movimento delle donne, per la nostra storia e per le donne, HO ODIATO quella manifestazione.