giovedì 28 luglio 2011

TAV: storia di una truffa

Marco Cedolin
In Italia si iniziò a parlare di alta velocità ferroviaria verso la fine degli anni 80, ma solo nel 1991 il progetto TAV prese corpo e si concretizzò definitivamente.
Cirino Pomicino era l’allora Ministro del Bilancio, Bernini quello dei trasporti e Lorenzo Necci l’amministratore delegato delle ferrovie.
TAV s.p.a. nacque il 7 agosto 1991 sotto le mentite spoglie di una società di diritto pubblico/privato, finalizzata a costruire 1000 km di linee ferroviarie per i treni ad alta velocità sulla direttrice Torino – Milano – Roma – Napoli. In verità non esistevano assolutamente privati disposti a rischiare il proprio capitale in un simile progetto infrastrutturale, poiché i privati erano consci del fatto che gli investimenti nelle grandi infrastrutture ben difficilmente riuscivano ad essere remunerativi. La prova più eclatante dello scarso ritorno economico degli investimenti nelle grandi infrastrutture è rappresentata dal tunnel sotto la Manica che pur proponendosi di collegare due metropoli come Parigi e Londra ha finito per rivelarsi un disastro economico per la società costruttrice, la quale è già fallita ben due volte. Lo Stato in realtà garantì il finanziamento del 40% in conto capitale e reperì il restante 60% (quello che avrebbe dovuto essere di competenza dei privati) attraverso prestiti bancari, accollandosi il pagamento degli interessi fino al completamento dell’opera e garantendo in prima persona la restituzione degli stessi. Tutto il rischio d’impresa venne perciò fin dall’inizio trasferito dal privato allo Stato.
Fin dall’inizio fu ritenuto indispensabile il coinvolgimento attivo nel progetto TAV di tutti i poteri forti, al fine di assicurare allo stesso il consenso e le coperture che necessitavano. Operando in questo senso vennero stretti accordi con i maggiori istituti bancari, i principali gruppi industriali e finanziari e le grandi imprese operanti nell’ambito delle costruzioni e dell’armamento ferroviario......

TAV: una stirpe di ecomostri

Marco Cedolin
In Italia, fra le tante mostruosità che ogni giorno ci capita di vedere, esiste un mostro di nome TAV che come un’immensa muraglia cinese taglia in due la pianura padana, prima orizzontalmente da Torino a Milano, poi verticalmente giù fino a Bologna, per poi infilarsi in maniera devastante dentro l'Appennino e riemergere nei pressi di Firenze, il cui sottosuolo sta ancora aspettando di essere sventrato in profondità, e poi ancora giù per altri centinaia di chilometri, attraversando Roma per giungere fino a Napoli.
Quando fra alcuni anni, dopo il completamento del sottoattraversamento di Firenze che dovrebbe iniziare fra qualche mese, il mostro sarà terminato, sarà lungo circa 1000 km che saranno costati al contribuente italiano qualcosa come 90 miliardi di euro.
Lo scopo di questa immensa infrastruttura non è quello di migliorare  lo stato del nostro sistema ferroviario attuale, costituito per quasi due terzi da linee a binario unico, poiché sui binari del TAV potranno correre solamente i costosissimi treni ad alta velocità/capacità e non quelli che attualmente circolano sulla normale rete ferroviaria...... 

mercoledì 20 luglio 2011

Un futuro da asfaltare

Marco Cedolin
Nella nostra società contemporanea che si ciba di crescita e sviluppo, non esistono processi logici che possano prescindere dall’incremento del Pil, dall’aumento dei consumi, dall'inseguimento di un progresso tanto illusorio nella sua natura quanto devastante nelle sue conseguenze. La classe politica ed i grandi poteri economici e finanziari che ne gestiscono l’operato hanno scelto ormai da tempo il “caos” come ambiente ideale all’interno del quale perseguire i propri interessi senza dovere sottostare ad alcuna logica che non sia quella del profitto personale.
I messaggi spesso contraddittori di cui il cittadino è fatto oggetto hanno il solo scopo d’indurre una cacofonia di stimoli volta ad ingenerare uno stato di confusione generalizzato dove si possa affermare tutto ed il contrario di tutto senza preoccuparsi di cadere in contraddizione.
Tutte le problematiche connesse ai mutamenti climatici, al livello intollerabile dell’inquinamento, allo stato di profonda sofferenza in cui versa il nostro ecosistema e di conseguenza anche la qualità della nostra vita, sono state ormai sdoganate dal cono d’ombra in cui giacevano da tempo immemorabile.....

mercoledì 13 luglio 2011

Val di Susistan

Marco Cedolin
Dopo le missioni di guerra al soldo degli americani, Bosnia, Iraq, Afghanistan, Libano, Libia, inizia la stagione delle missioni militari al servizio della mafia del tondino e del cemento, e quale teatro potrebbe essere più consono ad inaugurarle, della Valsusa ribelle, dove i "talebani" NO TAV rifiutano il treno veloce , le gallerie scavate a dinamite e la didascalia del progresso?
Da domani, 150 alpini della Taurinense saliranno a Chiomonte, per liberare le donne valsusine dal burka della bandiera con il treno crociato, per bonificare il terreno dalle mine anti – talpa e per dare la caccia al Mullah Perino, accusato d'incitazione alla rivolta contro ruspe, talpe, contractors che le manovrano e poliziotti che ne proteggono l'operato.....