mercoledì 30 maggio 2012

Meglio aumentare la benzina

Marco Cedolin
Più passano i mesi vissuti all'insegna del governo golpista del duo Monti/ Napolitano, più quella che inizialmente era solamente una sensazione a pelle si trasforma in una certezza granitica. Per affossare definitivamente l'Italia, eliminando lo stato sociale, svendendone il residuo patrimonio e creando un regime di polizia fiscale, dove ogni problema si "risolve" attraverso l'introduzione di una nuova tassa, non era certo necessario scomodare i banchieri di Goldman Sachs e tanti "cervelli fini" che hanno studiato alla Bocconi. Sarebbe stato sufficiente un gruppo di detenuti prelevato dalle patrie galere, che almeno avrebbero praticato il ladrocinio con quel briciolo di umanità sconosciuta ai banco robot della banda Monti.
La gestione da parte del governo dei rovinosi terremoti che stanno mettendo in ginocchio l'Emilia Romagna ed hanno già provocato una trentina di vittime e almeno 14mila sfollati, è stata fin da subito grottesca, vissuta all'insegna di un mix fra il più totale disinteresse e la ferma volontà di far si che la catastrofe non incidesse minimamente sulle casse dello stato.
Solamente poche ore prima che le scosse iniziassero a martoriare i territori oggetto della devastazione, il governo golpista, dimostrando sorprendenti doti di lungimiranza, già si era preoccupato di mettere le proprie casse in sicurezza, varando una legge che sgravava lo stato dall'obbligo della ricostruzione nel caso di calamità naturali, naturalmente senza che i media mainstream sentissero la necessità di rendere pubblica la cosa, documentata solamente all'interno di qualche trafiletto sms dell'Ansa.....

martedì 22 maggio 2012

Monti incontra i terremotati: fatti vostri!

Marco Cedolin
In Italia negli ultimi 60 anni i terremoti sono stati parecchi, dal Belice all'Irpinia, dal Friuli all'Umbria, fino ad arrivare all'ultima tragedia in ordine di tempo che fu quella dell'Aquila. Così come sono stati molti i governi ritrovatisi a gestire queste catastrofi, talvolta operando con una discreta efficienza, molto spesso dando prova di profonda disorganizzazione. In alcuni casi, penso ad esempio al Friuli, i cittadini sono potuti rientrare nelle proprie abitazioni, completamente ricostruite da stato e regione, in tempi ragionevolmente brevi, in altri hanno dovuto attendere decenni all'interno dei container. In alcuni casi la gestione della calamità é filata via liscia, in molti altri i fondi destinati ai terremotati sono stati oggetto d'intrallazzi, speculazioni e tangenti senza fine.
Mai e poi mai è però stato messo in dubbio il principio basilare in virtù del quale lo stato aveva la piena responsabilità di procedere alla ricostruzione delle case distrutte e alla ristrutturazione degli edifici lesionati.
Poi é arrivato il governo golpista delle banche, capitanato da Mario Monti e le cose sono cambiate radicalmente, riducendo allo status di dilettanti tutti i truffatori del passato....

sabato 19 maggio 2012

Bomba a Brindisi, utilità della tensione

Marco Cedolin
Esplode una bomba (costituita da tre bombole del gas collegate fra loro) davanti ad una scuola di Brindisi, facendo scempio di studenti e lasciando sul selciato il corpo inanimato di una ragazza di 16 anni e altri ragazzi feriti gravemente. Una tragedia che strazia il cuore e s'insinua nelle coscienze, lasciando in bocca un gusto amaro e tanto dolore.
Quale significato potrebbe mai avere un attentato di questa crudeltà, apparentemente privo di senso?
E quali attori perversi si celano dietro ad un'azione così aberrante? La mafia? Il terrorismo eversivo? I servizi segreti?
Gli inquirenti naturalmente stanno vagliando l'accaduto e forse fra qualche giorno saranno in grado di presentare una qualche verità ufficiale, oppure le indagini proseguiranno, come è accaduto spesso in passato, senza risultati per decenni, fino a perdersi nei meandri del tempo e dell'imponderabile.
Senza alcuna presunzione di voler dare delle risposte, riteniamo comunque giusto portare qualche riflessione, basata unicamente sull'uso della logica.
Come molti hanno già avuto modo di scrivere è assai improbabile che ci sia la mafia dietro alla bomba di Brindisi. La mafia, nelle sue varie declinazioni, fino ad oggi non ha mai colpito nel mucchio attentando alla vita di comuni cittadini, ma quando è accaduto ha sempre diretto le proprie azioni contro obiettivi ben precisi che avevano un senso all'interno del contesto. Inoltre la mafia rifugge la pubblicità e da un attentato come quello di Brindisi avrebbe solo da perdere: gli occhi degli inquirenti e dei media focalizzati sul territorio, nuove leggi più repressive, maggiori attenzioni ai suoi movimenti. Una iattura insomma.....

giovedì 17 maggio 2012

Il fantasma del terrorismo per coprire la realtà

Marco Cedolin
Nessuna persona in buona fede e nella pienezza delle sue facoltà mentali potrebbe seriamente prendere in considerazione l'ipotesi dell'avvento di una stagione di terrorismo nell'Italia del 2012, così come stanno vaticinando alcuni ministri del governo Monti, coadiuvati nella mistificazione da larga parte del bestiario politico e di quello mediatico, deputato all'orientamento del pensiero.
Tutti i parametri della società sono cambiati così radicalmente nel corso degli ultimi 40 anni, da far si che oggettivamente diventi assolutamente improponibile qualsiasi parallelismo con la stagione del terrorismo che sconvolse il paese a cavallo degli anni 70.
Quaranta anni fa, sull'onda della rivoluzione cubana e della contrapposizione ideologica fra comunismo e capitalismo, l'immaginario collettivo era fondalmentalmente ancora così ingenuo da prendere in considerazione la possibilità di sovvertire l'ordine costituito attraverso la pratica della lotta armata.
La "lotta di classe" era un qualcosa di tangibile, in una società molto semplice e schematica, dove le classi più povere, prevalentemente composte da operai, mantenevano un certo grado di coesione al proprio interno e una forte volontà di rivalsa nei confronti di quelle dominanti.
La televisione, agli albori, non aveva ancora esplicitato nella sua interezza il proprio ruolo di lavaggio del cervello che inibisce il senso critico, anestetizza le coscienze e sostituisce la cultura ponderata con l'informazione urlata. Si leggeva molto di più, si parlava molto di più e si "sognava" molto di più di quanto non accada oggi......

martedì 8 maggio 2012

Notte buia

Marco Cedolin
Il tramonto è ormai scolorato da tempo fra le pieghe della notte e le prime luci dell’alba si scorgeranno solamente quando il buio inizierà a farsi meno fitto. Siamo nel bel mezzo della notte, ma la notte della ragione non è scandita dalle lancette di un orologio, può squarciarsi in un lampo quando meno te l’aspetti, così come mantenerti appiccicato al suo buio di gomma per l’eternità.
In Italia si vota sempre di meno e ci si suicida sempre di più, senza che il mezzobusto patinato deputato a leggere il gobbo del TG si produca in una filippica intorno al cambiamento dei gusti degli italiani.
La penuria di votanti tutto sommato è un problema risibile, dal momento che non esistono quorum e per eleggere il cameriere di turno sono più che sufficienti i consensi dei soliti fedelissimi. Poco importa il fatto che in Italia il maggior partito sia quello degli astenuti, l’importante è che rimanga un coacervo di differenze governato dal dividi et impera, cristallizzato e senza possibilità di nuocere.
L’ondata di suicidi al contrario è qualcosa di un poco più serio, se non altro perché esiste sempre la remota possibilità che arrivi un giorno in cui il “disperato” decida di rivolgere “l’arma” non contro sé stesso ma contro il suo aguzzino. E allora le parole d’ordine sono dissimulare, sottacere, minimizzare. Ignorare insomma il più possibile il problema, fintanto che le sue dimensioni consentano di farlo. L’alternativa sarebbe quella di prenderlo in considerazione, entrare nel merito degli elementi che lo ingenerano, tentare di arginarlo proponendo delle soluzioni. Tutte azioni politicamente scorrette, che potrebbero mettere a rischio l'equilibrio dello spread e la stabilità dei mercati finanziari. Troppo pericoloso.
Ma anche all’interno della notte più buia, spesso capita di scorgere delle ombre che si agitano nei recessi senza luce…..