mercoledì 1 agosto 2012

Il cadreghino della speranza

Marco Cedolin

Nonostante l'aria si sia fatta molto pesante e le prospettive per i prossimi mesi tratteggino un futuro a tinte sempre più fosche, non deve mai mancare lo spazio per sorridere, dal momento che non sorridendo più si rischia di morire dentro.
L'occasione di un sorriso la offrono i maitre delle varie consorterie di camerieri politici, impegnati come non mai nel tessere la tela di probabili ed improbabili alleanze da mettere in atto nel caso arrivi un giorno in cui Giorgio Napolitano decida che é giunto il tempo di tornare a votare e rimettere nelle mani della classe politica il compito di applicare le direttive di Bruxelles.
Il PD di Bersani, accantonata la megalomania dell'epoca Veltroni, sta prodigandosi nell'ennesimo tentativo di costruire un'armata Brancaleone "di sinistra" che trovi i numeri per governare il paese. E nella speranza di ottenere maggior fortuna rispetto al passato si rivolge a nuovi interlocutori, facendo proprio della "speranza" il probabile leit motiv della futura (quanto?) campagna elettorale....


Abbandonati molti amici di un tempo, quali Bertinotti, Rutelli, Diliberto, Pecoraro Scanio, sembra giunto anche il momento del divorzio da Antonio Di Pietro, ritenuto troppo polemico nei confronti del governo Monti e del leader maximo Napolitano.

Spazio dunque a Nichi Vendola, con i candidati del quale il PD ha costruito le uniche vittorie elettorali significative degli ultimi tempi e all'amico Casini che potrebbe garantire equilibri migliori rispetto a quelli sperimentati in passato. Una volta costruita l'ossatura esiste anche la speranza che il richiamo del cadreghino calamiti nell'orbita molte formazioni minori che oggi gravitano altrove. Sempre nell'ambito della sinistra o della democrazia cristiana, beninteso.

Vendola sembra avere dato l'assenso per lavorare a braccetto con Casini ed esiste la speranza che anche l'uomo di famiglia dei Caltagirone faccia presto altrettanto.
Certo non manca qualche problema, Sel si é finora dichiarata contraria al TAV in Val di Susa che per il PD rappresenta una delle ragioni di esistere. L'UDC non accetterebbe mai i matrimoni gay che Bersani e Vendola sognano di usare per accalappiare voti a sinistra e via discorrendo.

Ma di fronte alla prospettiva di un cadreghino si tratta in fondo solo di quisquilie. La speranza oltre ad essere verde é sempre l'ultima a morire, vale la pena di farci un bel partito, gli italiani a cui é rimasta solo quella correranno in massa a votarlo, o no?

1 commento:

marco schanzer ha detto...

2 proposte :
- non chiamarli piu' "sinistra"
- aiutare gli Italiani a non votarli