lunedì 3 settembre 2012

La banda del TAV invoca la Cancellieri

Marco Cedolin
La situazione in Val di Susa sta facendosi sempre più parossistica e per molti versi insostenibile. A Chiomonte all'interno di un cantiere in tutto e per tutto simile ad una caserma militare, un manipolo di operai facenti capo a ditte in odore di mafia sta da mesi sbancando il bosco, ormai ridotto ad una discarica. Il progetto, ancora non esecutivo, sarebbe quello di scavare nella montagna un tunnel geognostico della lunghezza di 8 km che una volta ultimato diventerebbe la galleria di servizio del tunnel di 54 km in progetto sotto l'Ambin, parte integrante della nuova linea ad alta velocità Torino - Lione, a sua volta parte integrante del corridoio 5 Lisbona - Kiev.
Come il giapponese della storiella, rimasto solo a combattere nella giungla perché non era al corrente del fatto che la guerra fosse finita, anche la banda del TAV, capeggiata dai vertici del PD torinese continua a guerreggiare con furia belluina, senza rendersi conto di essere rimasta sola a difendere un progetto che di fatto non esiste più.....


Il progetto della ferrovia Torino - Lione probabilmente verrà presto cestinato dal governo francese, ma di fatto è già stato abbandonato dal governo italiano e dal suo stesso mentore Mario Virano che "sogna" un TAV low cost limitato al solo tunnel sotto le Alpi. Il progetto del Corridoio 5 è defunto da tempo, dal momento che in Portogallo, così come nell'est europeo, di TAV non vogliono neppure sentire parlare. Lo stesso sistema dei treni ad alta velocità (in perdita ovunque esso sia in esercizio) è ormai un dinosauro in estinzione sul quale nessuno in Europa, e non solo, sarebbe più disposto ad investire un euro. Come dimostrano in maniera inequivocabile i passi indietro compiuti dalla Germania , dalla Spagna e perfino dalla Russia.

Insomma se il TAV era già un qualcosa di poco convincente negli anni di boom economico, oggi alla luce della crisi e del ridimensionamento dei traffici commerciali rappresenta solamente un pezzo di storia del quale risulta difficile andare fieri.
Nonostante ciò in Italia ci si ostina a fingere che non sia accaduto nulla e si continua a procedere su una strada lastricata di luoghi comuni e false promesse.

In special modo in Val di Susa, dove la banda del TAV ha trasformato la questione in una guerra di religione, lo scontro procede più aspro che mai. Il solo fatto che un cantiere, pur situato in un luogo isolato e difficilmente accessibile, debba essere difeso da centinaia di uomini in armi dalla rabbia dei cittadini dovrebbe essere indicativo del gradimento dell'opera presso la popolazione. Così come indicativo del fatto che qualora s'insediasse a Susa, in una zona trafficata e di facile accesso il cantiere per il buco "vero" non basterebbe un reggimento dell'esercito per difenderlo.

Ciò nonostante la consorteria del cemento e del tondino, forte dei propri referenti nela politica e nella magistratura, non arretra di un solo metro. Militarizza, bastona, arresta, minaccia, diffama, chiunque si opponga all'opera. Crea i propri martiri, nella persona dei poliziotti, svelti di mano con pietre e lacrimogeni, ma comunque sempre eroi e degli operai delle ditte impegnate a sbancare il bosco, vittima di persecuzioni di ogni genere da parte della polazione. E chiama i propri dei, nella persona del ministro Cancellieri, esortato a gran voce a visitare il cantiere di Chiomonte, per dare la propria benedizione ad un mostro che fortunatamente non vedrà mai la luce, ma ha già prodotto tanto, troppo sangue.
E presto la Cancellieri arriverà, a benedire il TAV, i poliziotti che distruggono musei archeologici e lanciano pietre, le ditte in odore di mafia che si spartiscono appalti finanziati con il denaro estorto ai contribuenti ed i politici al servizio del malaffare che quotidianamente vessano ed insultano chi li ha votati. Nulla di strano, per il ministro di un governo golpista, impegnato a spingere il paese in un tunnel senza ritorno.

6 commenti:

Unknown ha detto...

IL TITOLO E'UN PO' EQUIVOCO.....CHI LEGGE NON SA CHI SIA LA BANDA...E QUALI I BUONI E CATTIVI

marco cedolin ha detto...

Tranquillo Massimo, appena s'inizia a leggere si capisce tutto ;-)

Unknown ha detto...

Vedo la gente molto superficiale e penso sia meglio essere chiari,guarda cosa accade a Grillo ......ciaooo

marco schanzer ha detto...

Oramai la lingua e' cosi aggrovigliata che persino un maestro come il padrone di casa rischia .
Fin da bambino ho pensato che , almeno la lingua andava difesa... vivere senza uno strumento sicuro per comunicare il proprio essere...e'inaccettabile .
Attualmente , e non solo in Italiano....scrivere e come traversare un campo minato...
Parlando si possono usare mimiche e suoni che comunicano concetti...che lo scrittore non ha a disposizione .
Vorrei chiedere al padrone di casa ed ai lettori : abbiamo fatto il massimo per unire chi vuole difendere l'ambiente , la giustizia , la sovranita' dei Val Susini , l'ideale che anche gli Italiani abbiano una spina dorsale , il valore del gesto ?
Abbiamo fatto il massimo per unire e produrre una strategia ?

marco cedolin ha detto...

Sicuramente no, caro Marco, altrimenti esisterebbe almeno l'embrione di una reazione ad oggi totalmente inesistente.

marco cedolin ha detto...

Massimo, quello che accadre a Grillo penso fosse facilmente prevedibile e credo che lui per primo lo abbia messo in conto.