giovedì 26 gennaio 2012

Dopo le bastonate, la santa inquisizione

Marco Cedolin
Neppure il tempo di commentare il brutale pestaggio dei pescatori che ieri protestavano dinanzi a Montecitorio, con lo stato di polizia che mostra i muscoli dinanzi ai lavoratori, che già si apre un nuovo capitolo della saga, con la magistratura al servizio della lobby del tondino e del cemento che ordina rastrellamenti in tutta Italia, a carico di chi lotta contro il TAV.
Sarebbero una quarantina (fra arresti e consegne ai domiciliari) le persone inquisite nell'ambito di un'operazione partita alle luci dell'alba a carico di soggetti che si battono contro l'alta velocità, gran parte dei quali non risiedono in Val di Susa, pur venendo definiti dai media come elementi di spicco del novimento NO TAV.
Tutti i procedimenti giudiziari riguarderebbero gli scontri avvenuti in quel di Chiomonte a cavallo fra la fine di giugno e l'inizio di luglio ed avrebbero come oggetto reati personali, senza alcuna volontà (ha sottolineato il procuratore Caselli) di agire politicamente contro il movimento NO TAV.
Chi ha vissuto in prima persona quelle giornate, sa bene che al contrario, da parte di chi gestisce la macchina repressiva e nel buio ne arma la mano....

martedì 24 gennaio 2012

Monti minaccia e sputa veleno indignato per lesa maestà

Marco Cedolin
La prima (e ad oggi unica) vera protesta contro l'esproprio bancario, portato avanti dal governo dell'usura, sta facendo saltare i nervi di mr. Goldman Sachs e della congrega di servoprofessori che lo coadiuvano nell'impresa di rendere l'Italia un grande successo come la Grecia.
Per ironia della sorte a far barcollare Monti non sono i sindacati, già preventivamente cooptati sul libro paga del professore, non è la sinistra antagonista in profonda crisi d'identità e decisamente a corto di antagonismo quando si tratta di combattere Bruxelles e le banche e neppure la Lega di Bossi dispensatrice di aria fritta. Sono i camionisti, che ridotti con le pezze al culo hanno messo i propri mezzi di traverso, bloccando la macchina del consumo e toccando nel vivo l'unico nervo scoperto di un banchiere con tanto aplomb: il portafoglio! Quello suo e dei suoi padroni naturalmente, perchè i portafogli degli italiani somigliano ogni giorno di più a dei porta monete.
Mario Monti è rimasto un poco spiazzato, (ma solo un poco non fatevi illusioni) perchè fermamente convinto di avere comprato tutti coloro che era necessario comprare, per garantirsi l'acquiescenza del paese........

venerdì 20 gennaio 2012

Associazioni dei consumatori, 1800 euro di marchetta

Marco Cedolin
Le associazioni dei consumatori costituiscono un'entità che mi ha sempre incuriosito oltremisura.
In questo disgraziato paese, pullulano come mosche sullo sterco coloro che a qualche titolo si arrogano il diritto di rappresentare gli altri. Dai politici di accatto ai sindacalisti, passando attraverso le associazioni ambientaliste e l'infinita ridda di mestieranti che a qualche titolo si sentono in diritto di parlare in tuo nome.
Quasi tutte queste mosche, prima di farlo, si sono però premurate, magari per vie traverse, di ottenere un certo grado di consenso presso i soggetti che pretendono di rappresentare. Spesso si tratta di un consenso estorto attraverso elezioni farsa monopartitiche, oppure di adesioni ottenute esclusivamente per servizi da commercialista sottocosto, ma almeno il tentativo di estorcere il consenso dei rappresentati, seppure in nuce, a grandi linee esiste.
Le associazioni dei consumatori invece no, si sentono in diritto di rappresentare 60 milioni d'italiani (perchè consumatori lo siamo tutti, ma proprio tutti), senza che la stragrande maggioranza della più grande categoria del paese li abbia mai delegati a farlo. Semplicemente sulla base di un diritto "divino" che consente loro di spendersi in enunciazioni discutibili, dall'alto di una rappresentanza dell'intero popolo italiano. Un pò come se qualcuno di noi, alzatosi la mattina smanioso di rappresentanza, iniziasse a pontificare nel nome di tutti i maschi italiani, di tutti coloro che vanno in vacanza sulla riviera romagnola, di tutte le persone con gli occhi castani o dei possessori di una Panda. Naturalmente dopo avere dato sfoggio di dotti studi sulla materia, ma senza che nessuno lo abbia delegato a farlo.
Curioso, così come è curioso che le associazioni dei consumatori, che in realtà rappresentano solo i loro pochi associati (pochissimi se rapportati a 60 milioni d'italiani) stiano in queste ore producendosi nel ruolo di stampella della traballante dittatura dell'usuraio, lodando a gran voce il pacchetto di liberalizazioni.....

lunedì 16 gennaio 2012

I Forconi in Sicilia, censurati dai TG

Marco Cedolin
Abbiamo più volte sottolineato su queste stesse pagine, come la realtà costruita dai media mainstream si manifesti  profondamente distonica rispetto al paese reale, fino al punto da costituire un vero e proprio mondo di fantasia, edificato a tavolino con la connivenza di pennivendoli ed anchor men compiacenti, con il solo scopo d’indirizzare l’opinione pubblica, laddove il potere finanziario e politico desidera che essa vada ad incagliarsi.
Non desta pertanto il minimo stupore il fatto che alla bisogna alcune notizie vengano enfatizzate oltremisura, altre minimizzate, altre ancora semplicemente inventate (come dimenticare le fosse comuni di Gheddafi?) oppure ignorate completamente, senza alcun senso del pudore.
Nonostante questa consapevolezza ha però del grottesco la cortina di omertà calata sulla protesta del movimento dei Forconi e di una composita serie di organizzazioni di autotrasportatori, pescatori, imprenditori agricoli e altre ancora, che da questa notte sembra stiano paralizzando parte del traffico della Sicilia, con l’intendimento di protrarre l’agitazione per almeno cinque giorni, per denunciare l’insosteniblità  delle politiche economiche  e finanziarie messe in atto e progettate dal governo Monti e più in generale lo stato di profonda prostrazione in cui stanno venendo a trovarsi un numero sempre maggiore di cittadini.
Scrivere “sembra” purtroppo è un esercizio che fa male….

giovedì 12 gennaio 2012

Liberammazziamo

Marco Cedolin
Dopo avere imbonito  con astuzia i seguaci del babaismo, attraverso la spettacolare operazione “Cortina fumogena” e terminata la prima tranche di nuove tasse (autoreplicanti) per tutti, soprattutto se poveri, il balitore al servizio dell’usura, Mario Monti, sembra avere intenzione di dedicarsi ad un nuovo capitolo del progetto “affonda Italia” che sta alacremente portando avanti per conto terzi. Laddove i terzi sono costituiti dalla grande finanza internazionale, coniugata attraverso banche e multinazionali.
Per iniziare a prodursi nei licenziamenti di massa probabilmente i tempi non sono ancora maturi, ragione per cui, nell’attesa che lo diventino, contando sull’ausilio della “stampa amica” che incensa ogni passo compiuto dal Cagliostro di Goldman Sachs, trasformando il letamaio in un balsamario, l’usuraio sembra per ora accontentarsi  di qualche provvedimento minore, finalizzato a caducare l’art. 18 ed eliminare progressivamente i contratti nazionali, affinché la strada per le lettere di licenziamento risulti il più possibile sgombra da impicci.
Sembrano maturi invece i tempi per lanciare la campagna delle paventate liberalizzazioni, già tentate a suo tempo dal buon Bersani , precedute come sempre dall’elegiaco e starnazzante codazzo dei giornalisti italiani…..