Mentre
il calderone scoperchiato intorno al sistema Mose continua a far
parlare di sè, con un'inchiesta che promette di regalare a breve
molte nuove sorprese, a tenere banco in questi giorni sembra essere
proprio l'altra mega speculazione della banda del cemento e del
tondino. Quell'Expo di Milano, andato incontro anch'esso ad
un'inchiesta concernente le ruberie e le tangenti che ne
costituiscono l'anima ed il corpo.
E'
un Maroni sull'orlo di una crisi di nervi, quello che proprio oggi
esorta il governo di Matteo Renzi a fare in fretta, poiché fintanto
che non verrà emanato il decreto che darà a Raffaele Cantone
(futuro commissario anticorruzione) i necessari poteri, l'opera
resterà ferma, determinando il rischio di non essere completata in
tempo.....
Senza
dubbio, anche alla luce della canicola nella quale siamo giocoforza
immersi, il buon Maroni farebbe bene a non agitarsi troppo. In primo
luogo infatti dovrebbe avere piena fiducia nel PD, dal momento che il
partito di Renzi non ha ma perso nessuna occasione di ottenere
guadagni illeciti, a prescindere dal fatto che si chiamasse Mose,
TAV, Salerno - Reggio Calabria, Olimpiadi di Torino 2006 e via
discorrendo. Ragione per cui anche questa volta saprà farsi in
quattro per spremere quanto più denaro possibile, nonostante i
recenti impedimenti abbiano messo il bastone fra le ruote. Renzi sta
semplicemente un poco temporeggiando, per alzare l'asticella di
quanto gli spetta, nel gioco delle parti al quale il consumato Maroni
è sicuramente abituato.
In
secondo luogo quelle opere che a suo dire potrebbero non essere
finite in tempo, determinando una drammatica figuraccia del nostro
paese con tutto il resto del mondo, altro non sono che meri
interventi di speculazione edilizia, dei quali sicuramente nessuno
sentirebbe la mancanza, tranne naturalmente i cementificatori
preposti ad intercettarne i finanziamenti pubblici.
Il
governatore della Lombardia può pertanto dormire sonni tranquilli,
l'onore del paese non risentirà di quanto accaduto (a meno che le
ruberie della classe politica incidano sull'onore e questo non ci
risulta), gli speculatori riusciranno a portare a termine i propri
affari ed i partiti politici avranno il proprio tornaconto. L'Expo di
Milano stupirà il mondo intero e anche se proprio non lo stupirà,
arricchirà comunque a dismisura i soliti noti.
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