venerdì 21 luglio 2017

Quei Freevax invisibili

Marco Cedolin

Se non spacchi le vetrine, non bruci almeno una mezza dozzina di auto e la tua "causa" risulta invisa ai mentori del politicamente corretto, puoi manifestare finché ti pare, ma l'universo dei media mainstream resterà sempre girato dall'altra parte, fingendo di non averti visto e di non essersi accorto che esisti.
E' quanto accaduto ieri a Pesaro ad alcune decine di migliaia di freevax che hanno manifestato al parco Miralfiore per contestare il nuovo decreto legge del ministro Lorenzin sulle vaccinazioni obbligatorie, con la partecipazione sul palco anche di volti noti come Povia, Diego Fusaro e quel Gianluca Paragone la cui trasmissione "controcorrente" La Gabbia è stata pochi giorni fa chiusa improvvisamente da La7......

Se si esclude qualche articoletto comparso sul Fatto Quotidiano e su alcune cronache locali, i grandi media a tiratura nazionale ed i Tg hanno bellamente ignorato l'evento, nonostante molto spesso siano pronti a raccontare con dovizia di particolari ed ampio risalto anche manifestazioni, sit in o proteste che coinvolgono a malapena qualche centinaio di persone, soprattutto qualora l'oggetto del contendere sia l'ennesima manifestazione antifascista contro l'apertura di una qualche sede di Casapound, un flash mob o una fiaccolata petalosa con gessetti e cianfrusaglie assortite.
Anche se quasi tutti gli italiani lo ignorano, la manifestazione è comunque stata un successo, con una grande partecipazione popolare che ha ribadito come nel Paese esista una forte corrente di opposizione, non ai vaccini in sé, ma al fatto che al cittadino sia impedito di esercitare la libertà di scelta riguardo al fare vaccinare o meno i propri figli. Un'opposizione che comunque esiste, a prescindere da dove siano voltati i giornalisti e continuerà ad esistere anche quando con tutta probabilità i quotidiani mainstream celebreranno l'entrata in vigore del nuovo decreto, con ampio contorno di lodi sperticate, così come abitualmente ai buoni servi si confà.

1 commento:

Giu51 ha detto...

Purtroppo i media di regime li finanziamo nolenti anche se decidiamo di non comprarli più o di non assistere in tv alle loro fake news. E, purtroppo, sono, ancora, la principale fonte di informazione per la maggior parte della popolazione!!!