martedì 16 dicembre 2008

FRECCIA ROSSA MA SOLO DI VERGOGNA



Marco Cedolin

La bufala del TAV italiano, costruita con grande enfasi attraverso le grancasse dell'informazione, è durata lo spazio di una giornata. Una giornata durante la quale giornali e TV, coadiuvati dall'a.d. delle Ferrovie di Stato Mauro Moretti e da molti esponenti politici rigorosamente bipartisan, hanno pomposamente annunciato la nascita dell'alta velocità italiana e l'inaugurazione del nuovo treno "Freccia Rossa", corredando il tutto con una lunga sequela di dati falsi ed esternazioni ad effetto assolutamente disancorate dalla realtà.

Il nuovo TAV con la sua rossa livrea che lo rendeva simile ad una strenna natalizia, è così entrato nelle case degli italiani attraverso gli schermi dei TG, mentre il giornalista di turno vantava le mirabolanti qualità dell'alta velocità che "finalmente" consentiranno al nostro Paese di entrare a far parte del gotha dei supetreni, insieme a Francia, Spagna e Germania. La macchina da presa spaziava sugli eleganti interni delle carrozze, strapiene di politici e uomini d'affari tutti eleganti ed entusiasti, per poi zoommare immancabilmente su un tachimetro con la lancetta immobile a segnare 300 km/h. A questo punto il giornalista, entrato in una sorta di trance mistica, iniziava a dare il meglio di sé, sciorinando suggestioni tanto fascinose quanto improbabili. Secondo le parole di alcuni TG con la nuova alta velocità appena inaugurata si potrà andare da Milano a Roma in poco più di 3 ore, secondo altri il tempo sarebbe di 3 ore e mezza. Alcuni giornalisti hanno vantato la capacità del TAV di competere con il trasporto aereo, altri con quello automobilistico, tutti hanno parlato di una rivoluzione epocale nell'ambito dei trasporti. Il TG5 si è sbilanciato fino al punto di affermare che l'alta velocità italiana sarebbe costata solamente 7 miliardi di euro.

La bufala di "Freccia Rossa" è riuscita però ad albergare solamente fra i video e le pagine dei servizi sponsor e l'illusione è durata molto meno di quanto generalmente non accada alle altre strenne natalizie. Il TAV di rosso vestito non è infatti in grado di collegare Milano e Roma ad alta velocità, dal momento che per la maggior parte del proprio percorso (da Bologna a Roma) l'infrastruttura esistente lo costringe a viaggiare alla stessa velocità di un normale Eurostar. In conseguenza di ciò il tempo di percorrenza risulta essere di 4 ore (3.59 recita l’orario delle Ferrovie con studiata malizia che ricorda da vicino le offerte promozionali degli ipermercati), molto simile a quello che 10 anni fa e decine di miliardi di euro fa, sulla stessa tratta spuntava il mitico Pendolino. Come se non bastasse, solamente le prime 2 corse inaugurali, quelle affollate di politici e vip di varia estrazione, sono riuscite ad arrivare in orario, mentre tutte quelle successive hanno accumulato ritardi rilevanti, in alcuni casi addirittura superiori ai 30 minuti che non hanno mancato di fare rimpiangere il servizio esistente negli anni 90.

A concludere la frittata ci hanno pensato i vertici delle Ferrovie che nel maldestro tentativo di privilegiare "Freccia Rossa" nella gestione del traffico ferroviario, sono venuti meno agli accordi presi con la Regione Lombardia, mandando in tilt l'intero servizio regionale per i pendolari. Treni soppressi ed una sequela di ritardi mai sperimentata in precedenza hanno così provocato l'ira non solo dei comitati di pendolari, ma perfino del presidente lombardo Formigoni e dell'assessore alla mobilità Cattaneo che si sono dichiarati pronti a "fermare l'alta velocità" se le Ferrovie non risolveranno immediatamente il problema.

"Freccia Rossa" fino ad oggi dunque solo di vergogna, fra millantato credito ed operazioni di marketing prive di costrutto. L'alta velocità italiana, la cui costruzione, prendano nota i distratti giornalisti del TG5, è già costata svariate decine di miliardi di euro di denaro pubblico, ed altre decine ne costerà prima che venga terminata, continua a restare una fantasia relegata ai tabelloni degli orari ferroviari e riscontrabile solamente nelle tariffe dei biglietti. Moretti dopo avere per anni affermato che il TAV competerà con l'aereo oggi asserisce (forse temendo d'incorrere nell'ira degli amici del neonato CAI) di volere fare concorrenza alle auto, ma l'unico termine di paragone per la bufala di "Freccia Rossa" continua a rimanere il Pendolino, dal quale lo separano molti, troppi miliardi sottratti ai contribuenti italiani e pochissimi minuti rubati al tabellino di marcia, quando non c'è ritardo.

3 commenti:

Luka78 ha detto...

Bel pezzo, Marco.
La pubblicità...volevo dire, i servizi giornalistici hanno fatto ridere ed ora ecco i guai. Ma che poco o per nulla vengono riportati.
Sta mattina, sul sito dell'ANSA, c'era la notizia di un guasto a Napoli della TAV, ma ora, tale notizia, non la trovo più.
La spazzatura sottom il tappeto, mi raccomando.
La tratta Bologna-Roma ancora non è pronta? Me lo immagino, ma intanto...via agli spot sui telegiornali. Ma la situazione, salvo se non sbaglio, sono anni che è così in quel tratto. Ricordo che a novembre 2002 andai all'European Social Forum a Firenze e prendemmo l'ETR 400, ma tanto veloce non mi sembrò. Da Roma al capoluogo toscano 2 ore e 30' sicuri!! E sono passati 6 anni.
A quando il termine dei lavori?

Un saluto, Marco e a presto.
Luca

marco cedolin ha detto...

Caro Luca,
grazie per essermi venuto a trovare e per il commento.

Per quanto riguarda i lavori, fra un paio d'anni dovrebbe essere terminata la tratta fra Bologna e Firenze che però non sarà ad alta velocità in quanto è costituita prevalentemente da gallerie monotubo all'interno delle quali i treni dovranno procedere lentamente per ovvie ragioni di sicurezza.

Manca ancora totalmente il nodo di Firenze e relativo sottoattraversamento della città con costruzione della stazione sotterranea del TAV che dovrebbe sorgere sotto il letto del torrente Mugnone. I lavori non sono ancora neppure iniziati e dovrebbero durare molto data la complessità dell'opera, sembra perfino 7 anni.

Da Firenze a Roma viene utilizzata la vecchia linea del Pendolino che sarà opportunamente ristrutturata solamente sotto il profilo dell'alimentazione (differente per il TAV che ha carichi di consumo estremamente più elevati)e consente velocità elevate anche se non nell'ordine dei 300 km/h.

In conclusione i 300 km/h Freccia Rossa continuerà raggiungerli, anche in futuro, praticamente solo nella tratta Milano - Bologna e più a sud in quella Roma - Napoli.

Un caro saluto
Marco

Luka78 ha detto...

"Manca ancora totalmente il nodo di Firenze e relativo sottoattraversamento della città con costruzione della stazione sotterranea del TAV che dovrebbe sorgere sotto il letto del torrente Mugnone. I lavori non sono ancora neppure iniziati e dovrebbero durare molto data la complessità dell'opera, sembra perfino 7 anni.

Ecco, questo tuo passaggio mi preoccupa e non poco. Insomma, trivelleranno il sottosuolo di Firenze? Naturalmente non saranno degli sprovveduti, ma l'idea fa venire i brividi. E i sette anni, non per fare il polemico e/o il catastrofista, mi sembrano ottimistici.
Infatti, come scrivi..."Da Firenze a Roma viene utilizzata la vecchia linea del Pendolino che sarà opportunamente ristrutturata solamente sotto il profilo dell'alimentazione...", mi fa venire in mente che ancora stanno in alto mare "solo" per ristrutturare l'alimentazione, figuriamoci per scavare sotto una città. E che città!

Mi piace la tecnologia, il progresso, ecc..., ma penso a quante tratte ferroviarie, soprattutto nel sud Italia, sono ancora con un binario solo e a quanti comuni mortali, ogni giorno, per recarsi al lavoro debbono aspettare decine e decine di minuti. Stipati come bestie in vagoni. E per giunta, così come è successo questa estate, con "animaletti" vari che gli fanno compagnia.
E poi, guardi il telegiornale, e vedi la Freccia Rossa, bella fiammante.
Forse, sui pendolari non si mangia...

Un saluto.
Luca