Tutti i
quotidiani ed i TG stanno oggi rilanciando un rapporto dell'Istat
concernente i salari italiani.
Stando
al rapporto in oggetto, la retribuzione media oraria per i dipendenti
italiani a tempo pieno, risalente al 2010, con 14,5 euro l'ora,
sarebbe leggermente superiore alla media europea della UE a 27 e
leggermente inferiore a quella dei paesi euro e ci collocherebbe al
dodicesimo posto fra le nazioni dell'Europa. Inferiore del
14.6% rispetto a quella della Germania, del 13% rispetto alla Gran
Bretagna, dell'11% rispetto alla
Francia, di quasi il 50% rispetto alla Danimarca e di circa il 30%
rispetto all'Irlanda . Ma del 25,9% superiore rispetto alla Spagna e
infinitamente più alta di Romania, Bulgaria, Lettonia e
Lituania.....
Si
potrebbe insomma concludere che l'Italia va maluccio, ma ci sono
molti che stanno peggio di noi e non è il caso di farne una
tragedia. Se non fosse che i media italiani nel dare la notizia
sembrano essersi dimenticati di mettere in evidenza un piccolo
particolare.
Il
rapporto dell'Istat in oggetto fa riferimento alla retribuzione
lorda, non alla cifra netta che realmente percepisce il lavoratore,
falsando in maniera profonda il senso del confronto.
L'Italia
con una pressione fiscale ufficiale del 45%, fra i 27 paesi
dell'Unione europea è seconda solamente alla Danimarca e alla
Svezia, con circa 5 punti percentuali in più della media europea.
Per cui la retribuzione media di un lavoratore italiano è di gran
lunga inferiore alla media europea, con distacchi assai più marcati
rispetto a quelli evidenziati dal rapporto Istat.
L'Italia
insomma va più male che maluccio, quasi tutti vanno molto meglio di
noi, tranne qualche caso come gli ex paesi dell'Est che meriterebbero
un'analisi a parte.
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