Dopo la
cacciata delle "truppe" avvenuta l'8 dicembre 2005 nel
corso di una vera e propria sommossa popolare e l'abbandono di ogni
velleità consistente nello scavare il tunnel geognostico a Venaus e
mettere in atto il progetto del TAV Torino - Lione così come era
stato concepito, la creazione dell'Osservatorio presieduto dall'arch.
Mario Virano rappresentò un metodo per mettere insieme i cocci e
trovare una strada che fosse in grado di aggirare la contestazione
radicale nei confronti del progetto, portata avanti non solo dalla
popolazione, ma anche dai sindaci della maggioranza dei comuni
valsusini.
Gli
anni che fecero seguito al "caldissimo" autunno del 2005
rappresentarono una sorta di palude istituzionale totalmente
impermeabile all'esterno, dove sotto l'abile direzione di Virano gli
interessi politici e quelli delle cosche finanziarie iniziarono a fondersi fra loro in maniera sempre più salda.....