lunedì 29 ottobre 2012

Il TAV e la Val di Susa: l'Osservatorio Virano

Marco Cedolin
Dopo la cacciata delle "truppe" avvenuta l'8 dicembre 2005 nel corso di una vera e propria sommossa popolare e l'abbandono di ogni velleità consistente nello scavare il tunnel geognostico a Venaus e mettere in atto il progetto del TAV Torino - Lione così come era stato concepito, la creazione dell'Osservatorio presieduto dall'arch. Mario Virano rappresentò un metodo per mettere insieme i cocci e trovare una strada che fosse in grado di aggirare la contestazione radicale nei confronti del progetto, portata avanti non solo dalla popolazione, ma anche dai sindaci della maggioranza dei comuni valsusini.
Gli anni che fecero seguito al "caldissimo" autunno del 2005 rappresentarono una sorta di palude istituzionale totalmente impermeabile all'esterno, dove sotto l'abile direzione di Virano gli interessi politici e quelli delle cosche finanziarie iniziarono a fondersi fra loro in maniera sempre più salda.....

mercoledì 24 ottobre 2012

Guerra fra poveri all'Ikea

Marco Cedolin
Quanto accaduto stamani presso il polo logistico dell'IKEA a Piacenza rallegrerà senza dubbio i cuori dei banchieri di capitale e di governo che stanno centrifugando i resti dell'Italia alla ricerca dell'ultima stilla di sangue.
A contendersi sul campo lancia in resta qualche briciola di elemosina, i facchini dell'Ikea, che il progresso coniugato nel verbo delle esternalizzazioni vuole dipendenti delle cooperative locali e non certo della multinazionale svedese come usava ai tempi del giurassico.
Equamente divisi fra una brigata di facchini "schizzinosi", intenzionata a bloccare l'ingresso del polo....

lunedì 22 ottobre 2012

Il TAV e la Val di Susa: il primo progetto

Marco Cedolin
In Val di Susa si incominciò a parlare di TAV agli inizi degli anni 90. Era il periodo in cui stavano partendo i lavori per la costruzione dei 1020 km d’infrastruttura per i treni ad alta velocità sulla direttrice Torino – Milano – Roma – Napoli e in Val di Susa fervevano i cantieri per la realizzazione della nuova autostrada del Frejus.
Inizialmente il progetto del TAV Torino - Lione venne presentato come finalizzato al trasporto dei passeggeri che utilizzavano la linea ferroviaria esistente, promettendo dei tempi di percorrenza notevolmente più ridotti rsipetto a quelli standard. Fin da subito risultò però evidente come il traffico dei viaggiatori fra Torino e Lione fosse estremamente esiguo e del tutto inadeguato a giustificare un investimento di enormi proporzioni come quello determinato dal progetto....

mercoledì 17 ottobre 2012

Il nuovo menù degli italiani

Marco Cedolin
Come chef confesso di non essere mai stato un granchè, nell'impacciato districarmi fra microonde (che lo so fa male) e fornelli, l'impresa migliore che fino ad oggi mi sia riuscita é senza dubbio il caffé, quello si inarrivabile. Ma nonoste ciò davvero non mi riesce di resistere alla tentazione di proporvi un ottimo menù adatto per i mesi a venire, magari un poco ipocalorico ma in compenso buono per tutte le occasioni.
Prendete un poco di spread e rosolatelo a fuoco lento, fino a quando, come oggi, scende sotto la soglia dei 315 punti, a questo punto servitelo a tavola, condito con un filo di speranza ed un poco di sale, nel caso ne sia rimasto nella scansia e consumatelo prima che ritorni a salire.....

lunedì 15 ottobre 2012

Ma cos'è il TAV?

Marco Cedolin
Non esiste probabilmente italiano che non abbia letto o sentito almeno una volta il termine "TAV", vista la rilevanza avuta dall’argomento in TV e sulle pagine dei giornali, fin dai primi scontri avvenuti in Val di Susa nell’autunno del 2005. Ma nonostante ciò il vero significato della parola TAV resta per la maggior parte degli italiani una sorta di mistero che sembra perdersi fra le pieghe dell’imponderabile, annegato all’interno di luoghi comuni, interpretazioni soggettive, slogan elettorali e prese di posizione di comodo....

sabato 13 ottobre 2012

Sembra un'allucinazione

Marco Cedolin
Pur non avendo mai fatto uso di droghe ed essendomi allontanato dai superalcolici da almeno una decina di anni, sempre più spesso mi accade di leggere i giornali o accendere la TV (ritornata mio malgrado ad occhieggiare nella sala) e trovarmi disorientato nel carpire le coordinate di quanto sta accadendo intorno a me. Le notizie inverosimili, i cortocircuiti logici, il non sense diventato regola, la mancanza di qualche briciola di buon senso e le sterili caricature di mestieranti impegnati ad urlarsi addosso disquisendo del nulla, si affastellamo gli uni sugli altri in una sorta di allucinazione, in tutto simile a quella dell'incubo in cui urli ed urli perchè vuoi svegliarti, ma non ti svegli mai.
Il premio Nobel per la pace é stato conferito all'Unione Europea, probabilmente la macchina da guerra che più di ogni altra (in collaborazione con il padrone americano) durante gli ultimi decenni ha dispensato morte e distruzioni in ogni parte del mondo e oggi sta rubando ogni prospettiva di futuro ai suoi stessi figli illegittimi che ha iniziato a nutrire con il cibo scaduto.
In un paese come l'Italia, da 70 anni colonia USA, deprivato di qualsiasi briciola di sovranità, re Giorgio Napolitano ha affermato di ritenere necessario che l'Italia ceda quote di sovranità alla UE, per tornare a crescere e vincere la crisi...

martedì 9 ottobre 2012

Moderati: quando la mediocrità diventa ideologia

Marco Cedolin
Fino agli anni 80 il circo equestre della politica ha sempre tentato di manifestarsi in qualità di espressione di una qualche ideologia "storica". C'erano i democristiani, i comunisti, i socialisti, i missini, i liberali, i repubblicani e perfino i democratici proletari.
Con l'avvento degli anni 90 le ideologie sono state mandate in pensione, troppo sanguigne, troppo schierate e soprattutto troppo retrò. Così é stata data la stura all'epoca del "ma anche", con un fiorire di asinelli, ulivi, slogan da stadio, con falci e martello e fiamme tricolori che ad ogni campagma elettorale rimpicciolivano a vista d'occhio, comunisti che diventavano democratici, democristiani che diventavano margherite, in una situazione posta a metà fra la fattoria di Orwell e l'atmosfera di un orto botanico....

mercoledì 3 ottobre 2012

Imbarazzo sul Cupolone

Marco Cedolin
Marcello Di Finizio, imprenditore triestino, ha deciso di andare controcorrente rispetto ai tanti italiani che ridotti sul lastrico dal "progresso" decidono di suicidarsi nell'anonimato e nell'anonimato restano racchiusi per sempre, grazie alla compiacente omertà dei media.
Marcello da oltre un giorno è abbarbicato a rischio della propria vita sul Cupolone di San Pietro, dove ha srotolato uno striscione che racchiude in poche parole tutto ciò che dovrebbe urlare a squarciagola ogni italiano onesto, se solo conoscesse le coordinate di quanto accade intorno a lui.
Se la protesta di Marcello non fosse in primo luogo indirizzata contro il banchiere Mario Monti ed i suoi padroni una vicenda di questo genere monopolizzerebbe da ieri il palinsesto dei TG e le prime pagine dei giornali, invece.....