Mentre
il calderone scoperchiato intorno al sistema Mose continua a far
parlare di sè, con un'inchiesta che promette di regalare a breve
molte nuove sorprese, a tenere banco in questi giorni sembra essere
proprio l'altra mega speculazione della banda del cemento e del
tondino. Quell'Expo di Milano, andato incontro anch'esso ad
un'inchiesta concernente le ruberie e le tangenti che ne
costituiscono l'anima ed il corpo.
E'
un Maroni sull'orlo di una crisi di nervi, quello che proprio oggi
esorta il governo di Matteo Renzi a fare in fretta, poiché fintanto
che non verrà emanato il decreto che darà a Raffaele Cantone
(futuro commissario anticorruzione) i necessari poteri, l'opera
resterà ferma, determinando il rischio di non essere completata in
tempo.....