lunedì 29 dicembre 2008

Piombo Fuso



Marco Cedolin

E’ vero che non esiste mai una realtà oggettiva, ma solo tante piccole effimere realtà che mutano in funzione dell’angolazione con la quale osserviamo quello che accade intorno a noi. Lo si comprende bene di fronte all’ennesima strage di uomini, donne e bambini che Israele ha deciso di regalare al popolo palestinese per celebrare la fine dell’anno. Una strage raccontata dai media con distaccata superficialità, quasi in punta di piedi, prestando la massima attenzione a compiacere gli “alleati” di Tel Aviv. Oltre 400 persone già massacrate con l’ausilio di bombe e missili, in attesa che i carri armati israeliani invadano la striscia di Gaza per portare a termine l’operazione “Piombo Fuso” programmata da tempo con l’intento di annientare Hamas e qualunque prospettiva di resistenza palestinese.
Piombo Fuso, a solidificarsi al di sopra delle coscienze d’Occidente, per sigillare qualunque anelito di umanità possa ancora pervadere una società come la nostra che sta perdendo le ultime briciole di coerenza e scivolando in un medioevo dell’anima che trasuda vergogna.

Ci siamo prodigati per preservare la memoria dell’olocausto, ma quale dovrebbe essere lo scopo precipuo della memoria se non quello di far si che simili abomini non si ripetano mai più? Come si può indignarsi rispetto alle atrocità del passato, restando al contempo indifferenti e spesso giustificando quelle che fanno parte del nostro presente?
In Medio Oriente il genocidio continua, anno dopo anno, mese dopo mese ed ha il colore del piombo fuso che annichilisce la gente di Palestina, mentre il resto del mondo volge colpevolmente il proprio sguardo altrove. E’ un genocidio fatto di stragi travestite da operazioni militari, di omicidi mirati, di sopraffazione, di muri invalicabili, di assassini legalizzati, di omertà, della volontà di annientare un popolo insieme con il suo diritto ad esistere, le sue tradizioni e la sua dignità. Un popolo costretto a vivere dentro i campi profughi nella sua stessa terra, un popolo al quale sistematicamente Israele ruba tutto, perfino l’acqua, un popolo di ragazzini dalla gioventù negata, troppo spesso rassegnati a morire a 14 anni lanciando pietre contro un carro armato, poiché consapevoli del fatto che nessuno si prodigherà mai per farli uscire dal ghetto dove sono stati gettati con violenza prima ancora di nascere.

Dalla nostra prospettiva privilegiata di “civili” cittadini della UE che ricordano con sdegno la Shoah, ma ostentano malcelata indifferenza di fronte al martirio del popolo palestinese, la realtà ha i contorni netti del bianco e del nero. Israele è un Paese civile e democratico, costretto riversare piombo fuso sulla striscia di Gaza, come pianificato da tempo, in risposta all’improvviso lancio di razzi Kassam verso il proprio territorio. Hamas è un’organizzazione terroristica, incivile, antidemocratica bensì democraticamente eletta, unica responsabile della strage che si sta consumando.
Il bianco e il nero, quello che è giusto e quello che è sbagliato, le guerre buone e quelle cattive, la consapevolezza di manifestarci in qualità di alfieri della civiltà, depositari della verità che a Capodanno faranno esplodere i propri botti figli del baccanale consumistico - mondano, mentre a Gaza continueranno ad esplodere le bombe. Mentre il popolo palestinese continuerà a morire giorno dopo giorno, relegato dentro la sua prigione, a morire senza ricordo, senza memoria, senza un perché, senza che nulla mai possa intervenire a scalfire le nostre coscienze, inaridite come la terra dura del deserto.

7 commenti:

Rossano ha detto...

Comunque, davvero, l'informazione mainstream in questo paese menefreghista e castajolo, ha raggiunto livelli di servilismo e ridicolaggine davvero spaventosi.
Sono con te in tutto e per tutto.

Atlantis&Mu

Rossano ha detto...

ps: molto ben fatto il tuo blog...lo linco...
ti andrebbe di lincare anche il mio?!

è a questo link

marco cedolin ha detto...

Ciao Rossano,
grazie per i commenti e l'apprezzamento nei confronti del blog.
Ho già provveduto a linkare il tuo :-)

marco cedolin ha detto...

Buon Anno a tutti!

Marco

Luka78 ha detto...

Con intelligenza e senza esagerare, hai descritto bene la situazione lì in Medioriente.

A proposito di link al tuo blog, ma Rossano mi ha letto nel pensiero.
Posso mettere il tuo blog, Marco, nella lista dei "siti/blog amici" del mio blog?
L'ho aperto a fine settembre, ma non te lo chiesi dato che tu tratti prevalentemente gli argomenti dei tuoi libri e quindi non sapevo se potevi apprezzare o meno.
Qualsiasi risposta mi darai, per me andrà bene.
Il mio ( modestissimo ) blog è il seguente: Diario nel web

Ora ti saluto...e buon anno. A te e a tutti i lettori del tuo blog.

marco cedolin ha detto...

Ciao Luka,
sarò onorato se metterai il mio blog nella lista dei tuoi amici su Diario nel web, un blog che ritengo molto bello ed interessante. Io ovviamente provvedo a fare la stessa cosa qui.
Su questo blog, come hai detto tu, tratto prevalentemente gli argomenti oggetto dei miei libri, questo poichè gestendo anche il Corrosivo http://ilcorrosivo.blogspot.com/
preferisco spaziare di più in quella sede :-)

Un caro saluto
Marco

Luka78 ha detto...

Ciao Marco, grazie per la tua disponibilità.
Link al tuo blog inserito nell'elenco. Dato che ci stavo, ho messo anche il Corrosivo.
Ancora grazie e a presto.

Luca