giovedì 7 aprile 2011

Lemmario di guerra, lettera "S" : Scudi Umani

Marco Cedolin

La presenza e l'uso smodato degli scudi umani è un elemento imprescindibile della mitologia di ogni guerra “umanitaria”, tanto quanto lo sono le fosse comuni, le armi di distruzione di massa, i mercenari spietati e la crudeltà mefistofelica del dittarore di turno.
Solo per una strana ironia del destino, quando alla mitologia si sotituisce la realtà, tutti i crimini più esecrabili che vengono tardivamente alla luce portano sempre la firma dei "guerrieri umanitari", il cui animo “troppo sensibile” ha reagito negativamente all'eccesso di stress, inducendoli a mettere in atto realmente le stragi e le torture inventate dalla propaganda. Basta vedere Falluja ed Abu Grahib, per comprendere in quali allucinazioni della mente l'eccesso di “sensibilità”, aiutato da quello di stimolanti ed allucinogeni, possa condurre un essere umano in divisa.....


Anche in Libia, stando alla fantasia visionaria di tanta informazione, l'esercito dei buoni si troverebbe ostacolato nella sua missione salvifica, consistente nel lanciare missili e bombe contro il dittatore malvagio ed i demoni di varia natura che lo contornano, dalla presenza degli scudi umani, trovandosi costretto suo malgrado a fare spesso strage di civili tanto innocenti nell'animo quanto colpevoli di essere lì e non trovarsi invece da un'altra parte.

Civili che naturalmente, benchè vengano uccisi nelle città in cui vivono e spesso mentre fanno la spesa al mercato o sono nelle proprie case, vanno considerati unicamente vittime della follia del sadico dittatore e delle sue milizie, che anzichè deportarli su Marte continuano a lasciarli in città, facendosi scudo dei loro corpi.

Generalmente il B-movie si chiude con qualche rappresentazione ad effetto, statue del dittatore che vengono demolite e comparsate di scudi umani assoldati per l'occasione presso qualche compagnia teatrale locale a basso costo, che dopo essere stati salvati con eroismo, inneggiano ai liberatori, che hanno sì sterminato la loro famiglia, ma in compenso portato in dono la pace ed il progresso per i secoli a venire.

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