giovedì 26 gennaio 2012

Dopo le bastonate, la santa inquisizione

Marco Cedolin
Neppure il tempo di commentare il brutale pestaggio dei pescatori che ieri protestavano dinanzi a Montecitorio, con lo stato di polizia che mostra i muscoli dinanzi ai lavoratori, che già si apre un nuovo capitolo della saga, con la magistratura al servizio della lobby del tondino e del cemento che ordina rastrellamenti in tutta Italia, a carico di chi lotta contro il TAV.
Sarebbero una quarantina (fra arresti e consegne ai domiciliari) le persone inquisite nell'ambito di un'operazione partita alle luci dell'alba a carico di soggetti che si battono contro l'alta velocità, gran parte dei quali non risiedono in Val di Susa, pur venendo definiti dai media come elementi di spicco del novimento NO TAV.
Tutti i procedimenti giudiziari riguarderebbero gli scontri avvenuti in quel di Chiomonte a cavallo fra la fine di giugno e l'inizio di luglio ed avrebbero come oggetto reati personali, senza alcuna volontà (ha sottolineato il procuratore Caselli) di agire politicamente contro il movimento NO TAV.
Chi ha vissuto in prima persona quelle giornate, sa bene che al contrario, da parte di chi gestisce la macchina repressiva e nel buio ne arma la mano....


la volontà di colpire, intimidire ed allontanare dal proprio proposito chiunque avesse l'ambizione di lottare contro la devastazione del territorio ad opera del cantiere per i treni ad alta velocità è sempre stata molto forte, ancorché dimostrata sul campo in maniera inequivocabile.
Come stanno a dimostrare i lacrimogeni lanciati ad altezza uomo in faccia a manifestanti pacifici, che ancora oggi a distanza di molti mesi peregrinano fra un ospedale e l'altro, per sottoporsi ad interventi chirurgici finalizzati a ricostruire le ossa della faccia devastate.
Come stanno a dimostrare i pestaggi gratuiti documentati in decine e decine di  filmati e il lancio sistematico di migliaia di lacrimogeni al gas cs, cancerogeni ed estremamente nocivi per la salute.
Come sta a dimostrare il clima di "terrore" costruito in Val di Susa, attraverso la prevaricazione, le perquisizioni arbitrarie, le minacce fisiche, che non sono mai mancate da giugno in poi.

Il capitolo degli arresti di stamattina s'inserisce perfettamente nel clima di questi giorni e rende il senso di una precisa volontà politica della dittatura tecno/finanziaria ,che intende intimidire qualsiasi italiano abbia intenzione di opporsi all'esproprio bancario delle persone e dei territori.
Se non chini la testa ti mandiamo all'ospedale e se non hai ancora capito la lezione ti sbattiamo pure a marcire in galera, attraverso la magistratura che è al nostro servizio.

Resta solo da capire cosa ne pensino gli italiani non ancora lobotomizzati e se esista la consapevolezza del fatto che quando inizi a chinare la testa sarai costretto a continuare a farlo, senza avere più nessuna prospettiva di rialzarla.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Che amarezza, Marco, leggere queste tue righe e "sentire" quanto hai ragione!
Saranno gli eventi sempre più ravvicinati e tristi, saranno i commenti letti ieri di molti lettori sul movimento dei forconi ma temo di aver perso la fiducia.
Siamo pochi, qui nella rete, e ancora troppi a limitarsi a sedere di fronte al pc.
AAABrave persone,
informate,cercasi.
Sofia Astori.

Simone ha detto...

Nessuna volontà di colpire politicamente il movimento?
Sono così maldestri che vien da pensare lo facciano appositamente!

PS Il mio ultimo articolo su privatizzazioni è dedicato a te!