In Italia negli ultimi 60 anni i
terremoti sono stati parecchi, dal Belice all'Irpinia, dal Friuli
all'Umbria, fino ad arrivare all'ultima tragedia in ordine di tempo
che fu quella dell'Aquila. Così come sono stati molti i governi
ritrovatisi a gestire queste catastrofi, talvolta operando con una
discreta efficienza, molto spesso dando prova di profonda
disorganizzazione. In alcuni casi, penso ad esempio al Friuli, i
cittadini sono potuti rientrare nelle proprie abitazioni,
completamente ricostruite da stato e regione, in tempi
ragionevolmente brevi, in altri hanno dovuto attendere decenni
all'interno dei container. In alcuni casi la gestione della calamità
é filata via liscia, in molti altri i fondi destinati ai terremotati
sono stati oggetto d'intrallazzi, speculazioni e tangenti senza fine.
Mai e poi mai è però stato messo in
dubbio il principio basilare in virtù del quale lo stato aveva la
piena responsabilità di procedere alla ricostruzione delle case
distrutte e alla ristrutturazione degli edifici lesionati.
Poi é arrivato il governo golpista
delle banche, capitanato da Mario Monti e le cose sono cambiate
radicalmente, riducendo allo status di dilettanti tutti i truffatori
del passato....
Dimostrando un tempismo che ha
dell'incredibile, l'usuraio di Goldman Sachs aveva infatti inserito,
nel decreto di riforma della protezione civile, un articolo che
sgrava totalmente lo stato dalla responsabilità di ricostruire (o
rifondere) gli immobili distrutti o danneggiati dalle calamità
naturali, subordinando i diritti dei cittadini colpiti alla stipula
di assicurazioni private, secondo un meccanismo che nel testo non é
ancora stato approfondito.
In parole povere i cittadini
dell'Emilia Romagna, vittime del terremoto della scorsa notte, che ha
provocato 7 morti ed oltre 5000 sfollati, saranno i primi figli di un
dio minore, che nel nome delle banche li priva del diritto a vedere
le proprie case ricostruite o ristrutturate dallo stato, come
accaduto nei decenni passati a tutti i loro sventurati predecessori e
come qualsiasi senso etico, umano e solidale imporrebbe di fare,
senza neppure prendere in considerazione una diversa eventualità.
Monti il banchiere, troppo impegnato
negli Usa a ricevere gli ordini del padrone, per interessarsi in
qualche misura dell'attentato di Brindisi e del terremoto che ha
devastato l'Emilia Romagna, solo stamattina ha trovato il tempo per
recarsi nelle zone terremotate, a testimoniare la presenza di uno
stato che ormai alligna solamente nelle cartelle di Equitalia e nei
progetti di militarizzazione e repressione sul territorio.
Accolto da sonore bordate di fischi ed
improperie di vario genere, ma imperturbabile come sempre, l'algido
funzionario si é limitato a bofonchiare qualche frase di
circostanza, unitamente alla promessa (troppo buono lei) di una
sospensione dell'IMU, da lui introdotta, per gli edifici lesionati o
distrutti. Ci mancherebbe solamente che il governo, oltre a
disinteressarsi della ricostruzione, pretendesse anche una tassa
sulle macerie da chi dorme in macchina, per chiudere compiutamente il
cerchio della follia.
Poi si é affrettato, con il suo
codazzo di auto blu e agenti speciali, ad abbandonare questi luoghi
di disperazione, per dedicarsi a cose ben più importanti, come la
messa in pratica degli ordini ricevuti da Washington e la messa in
strada degli italiani che ancora posseggono una casa in cui abitare.
Se Silvio Berlusconi, solo per citare
una delle figure più misere che abbiano governato questo paese,
avesse affrontato il terremoto dell'Aquila con una simile
"partecipazione" e partendo da questi presupposti, avrebbe
senza dubbio ricevuto in faccia un Duomo di Milano a grandezza
naturale, se é vero che fu oggetto di critiche feroci, anche da parte del sottoscritto, proprio in merito alla gestione del suddetto
terremoto, pur non essendosene lavato le mani con indifferenza come
sta accadendo oggi che l'Italia è in mano ad una congrega di
banchieri.
State piangendo i vostri morti, rimasti
ammazzati nei capannoni dove lavoravano nella notte di sabato su
domenica? Dormite in auto o in tenda da tre giorni sotto una pioggia
scrosciante, perché le vostre case sono state lesionate dal sisma?
Siete in difficoltà ed avete paura, perchè un terremoto di grossa
entità ha colpito la zona in cui vivete che era considerata a basso
rischio sismico? La crisi e le nuove tasse vi hanno già spolpato e
dopo il terremoto non sapete più dove sbattere la testa?
Cazzi vostri, sfigati!
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