Marco Cedolin
Sono comparse stamani su tutti i media, le accattivanti immagini di Silvio Berlusconi accanto ai comandi del “mitico” TAV Freccia Rossa, con in testa un berretto da capotreno e stampato sul viso l’immarcescibile sorriso carico di ottimismo. L’originale mise e l’altrettanto inusuale ambientazione (il Premier ha ammesso di non essere più salito su un treno dai tempi della giovinezza) fanno parte della campagna promozionale in favore dell’alta velocità che oggi ha messo in scena l’ennesima rappresentazione teatrale. Il Cavaliere è infatti stato chiamato ad inaugurare, con un viaggio di prova, le disastrose gallerie del Mugello, il cui scavo ha portato il consorzio Cavet (che ha realizzato l’opera) ad un processo per il disastro ambientale compiuto. Processo conclusosi qualche settimana fa con condanne più lievi di quanto fosse logico aspettarsi.
Forse proprio il contesto, relativo ad un’opera fra le più discusse e peggio realizzate in Italia, ha indotto Berlusconi a parlare di altri argomenti con i giornalisti, limitando la sponsorizzazione al TAV alla sua apparizione in costume ferroviario. Purtroppo le esternazioni hanno fatto rimpiangere le fantasie visionarie concernenti l’alta velocità, cui l’ad delle Ferrovie Mauro Moretti ci ha da tempo abituato.
Il presidente Berlusconi ha infatti minimizzato la portata della crisi economica, come è solito fare abitualmente, dipingendola come un virus che arriva dagli Stati Uniti, ma fortunatamente ha colpito un corpo sano (l’Italia) che saprà reagire prontamente grazie alla buona situazione finanziaria delle famiglie e del sistema bancario nostrano.
Ha esortato gli italiani a reagire, impegnandosi a lavorare di più, anziché restare vittima dei licenziamenti e della cassa integrazione. Ha ironizzato sul calo del suo reddito personale, asserendo che in fondo gli basta un piatto di minestra. Ha parlato del nuovo piano casa grazie al quale gli italiani, divenuti o restati disoccupati, potranno comunque riuscire a lavorare di più ampliando a dismisura il volume delle proprie abitazioni.
Difficile decidere riguardo alla barzelletta più bella, fra quella del nuovo Freccia Rossa che da dicembre 2009 dovrebbe sfrecciare a 300 km/h all’interno delle gallerie monotubo scavate nel Mugello assassinando il territorio e quella degli italiani che potranno uscire dalla crisi economica globale semplicemente smettendo di essere pigri e decidendosi a lavorare di più.
Forse proprio il contesto, relativo ad un’opera fra le più discusse e peggio realizzate in Italia, ha indotto Berlusconi a parlare di altri argomenti con i giornalisti, limitando la sponsorizzazione al TAV alla sua apparizione in costume ferroviario. Purtroppo le esternazioni hanno fatto rimpiangere le fantasie visionarie concernenti l’alta velocità, cui l’ad delle Ferrovie Mauro Moretti ci ha da tempo abituato.
Il presidente Berlusconi ha infatti minimizzato la portata della crisi economica, come è solito fare abitualmente, dipingendola come un virus che arriva dagli Stati Uniti, ma fortunatamente ha colpito un corpo sano (l’Italia) che saprà reagire prontamente grazie alla buona situazione finanziaria delle famiglie e del sistema bancario nostrano.
Ha esortato gli italiani a reagire, impegnandosi a lavorare di più, anziché restare vittima dei licenziamenti e della cassa integrazione. Ha ironizzato sul calo del suo reddito personale, asserendo che in fondo gli basta un piatto di minestra. Ha parlato del nuovo piano casa grazie al quale gli italiani, divenuti o restati disoccupati, potranno comunque riuscire a lavorare di più ampliando a dismisura il volume delle proprie abitazioni.
Difficile decidere riguardo alla barzelletta più bella, fra quella del nuovo Freccia Rossa che da dicembre 2009 dovrebbe sfrecciare a 300 km/h all’interno delle gallerie monotubo scavate nel Mugello assassinando il territorio e quella degli italiani che potranno uscire dalla crisi economica globale semplicemente smettendo di essere pigri e decidendosi a lavorare di più.
Quasi impossibile comprendere quale, fra Berlusconi e Moretti, sia in fondo il capotreno più pericoloso alla guida del convoglio Italia che a 300 km/h sta viaggiando carico di ottimismo verso il suo Cassandra Crossing.
1 commento:
Vi invito a leggere questo articolo di The Populi
http://www.thepopuli.com/?p=343
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