martedì 5 aprile 2011

Montezemolo salverà la patria

Marco Cedolin

Sono molti i brutti film in proiezione ed in programma nella realtà italiana.
La guerra, la disoccupazione e sottoccupazione ormai diventate regola, le ondate migratorie totalmente fuori controllo, il governicchio del salapuzio di Arcore completamente in balia dei dettami provenienti dall'estero e un'opposizione carnevalesca la cui testa alligna ormai in pianta stabile negli Stati Uniti alla corte di Obama.
Fra i peggiori trailer che vanno in onda sullo schermo "Italia", sicuramente uno dei più inquietanti è costituito dalla discesa in campo dell'imprenditore d'accatto Luca Cordero di Montezemolo, in qualità di politico "illuminato" deputato a salvare la patria.
Il passato del "prenditore" Montezemolo è quello tipico di tante mediocri figure di terz'ordine, ritrovatesi a gestire imperi industriali e finanziari che accumulano capitali miliardari costruendo profitti privati con l'ausilio del denaro pubblico (Fiat, Ferrari, La Stampa, NTV) ed a presenziare lobby e confraternite di mero sciacallaggio sociale quali Confindustria, Luiss ed il think tank Italia Futura. Con in più la perla costituita dall'avere sovrinteso in qualità di direttore del comitato per l' organizzazione dei Mondiali di calcio d'Italia 90 all'edificazione con il denaro pubblico del più orribile stadio di calcio italiano (Delle Alpi di Torino) andato incontro alla demolizione dopo neppure 20 anni di vita.....


Il futuro di Montezemolo, sembra essere quello del mediocre "prenditore" che per meriti di sciacallaggio viene elevato al rango di cameriere politico di riferimento, dalla "buona stampa" e da larga parte di quei partiti di opposizione che in Italia continuano a rimanere in vita solamente perchè politicamente esiste Silvio Berlusconi e la soglia del "meno peggio" si è progressivamente abbassata nel corso degli anni fino ad azzerarsi.

Riuscirà a salvare le sorti della patria un uomo che non è stato capace di costruire uno stadio con una pista d'atletica a norma di regolamento e gli spalti a distanza sufficiente per guardare la partita ad occhio nudo, ma non si è minimamente curato della cosa, limitandosi a presentare il conto ai contribuenti?
Mentre Gianfranco Fini applaude ed il PD mostra interesse per l'approssimarsi del "nuovo che avanza" si ricomincia a sentrire puzza di bruciato, commista a quell'odore stantio che sempre accompagna i mediocri riciclati e riciclabili.
Vasa inania multum strepunt, diceva un antico proverbio e possiamo stare certi che nell'Italia futura il fracasso di teste che cocciano l'una contro l'altra sarà come minimo assordante.

2 commenti:

Luka78 ha detto...

Ciao Marco, ho letto il tuo "lemmario di guerra" pubblicato in più puntate, e l'ho trovato molto bello. Tanto, che per me, rimarrà a futura memoria.

Per quanto riguarda questo tuo nuovo articolo, la vedi come me.
Non ho mai capito il perchè di tutto questo elogio ( da sempre ) per Montezemolo. In fin dei conti - non che sia facile, mi raccomando - non ha fatto altro che fare l'Amministratore Delegato per "x" società, il Presidente per "y" società, Presidente di lì, Presidente di là.
Ma qualche posto di lavoro, con le sue mani, lo ha mai creato? Ha mai cretao ricchezza dal nulla?

Poi, caro Marco, hai ricordato lo stadio Delle Alpi. Pur se nel 1990 avevo 12 anni, mi ricordo che da subito, quello stadio, non venne ben accolto. Tra i problemi, la scarsa visibilità in curva!!!!
Tempo 19 anni, via alla demolizione! Tanto, il denaro era anche pubblico; mica suo!

marco cedolin ha detto...

Ciao Luca,
sono contento che ti sia piaciuto il lemmario di guerra, comunque non è finito, ci saranno ancora altre puntate...