Se non
spacchi le vetrine, non bruci almeno una mezza dozzina di auto e la
tua "causa" risulta invisa ai mentori del politicamente
corretto, puoi manifestare finché ti pare, ma l'universo dei media
mainstream resterà sempre girato dall'altra parte, fingendo di non
averti visto e di non essersi accorto che esisti.
E'
quanto accaduto ieri a Pesaro ad alcune decine di migliaia di freevax che hanno
manifestato al parco Miralfiore per contestare il nuovo decreto legge
del ministro Lorenzin sulle vaccinazioni obbligatorie, con la
partecipazione sul palco anche di volti noti come Povia, Diego Fusaro
e quel Gianluca Paragone la cui trasmissione "controcorrente"
La Gabbia è stata pochi giorni fa chiusa improvvisamente da
La7......
Se si
esclude qualche articoletto comparso sul Fatto Quotidiano e su alcune
cronache locali, i grandi media a tiratura nazionale ed i Tg hanno
bellamente ignorato l'evento, nonostante molto spesso siano pronti a
raccontare con dovizia di particolari ed ampio risalto anche
manifestazioni, sit in o proteste che coinvolgono a malapena qualche
centinaio di persone, soprattutto qualora l'oggetto del contendere
sia l'ennesima manifestazione antifascista contro l'apertura di una
qualche sede di Casapound, un flash mob o una fiaccolata petalosa con
gessetti e cianfrusaglie assortite.
Anche
se quasi tutti gli italiani lo ignorano, la manifestazione è
comunque stata un successo, con una grande partecipazione popolare
che ha ribadito come nel Paese esista una forte corrente di
opposizione, non ai vaccini in sé, ma al fatto che al cittadino sia
impedito di esercitare la libertà di scelta riguardo al fare
vaccinare o meno i propri figli. Un'opposizione che comunque esiste,
a prescindere da dove siano voltati i giornalisti e continuerà ad
esistere anche quando con tutta probabilità i quotidiani mainstream
celebreranno l'entrata in vigore del nuovo decreto, con ampio
contorno di lodi sperticate, così come abitualmente ai buoni servi
si confà.
1 commento:
Purtroppo i media di regime li finanziamo nolenti anche se decidiamo di non comprarli più o di non assistere in tv alle loro fake news. E, purtroppo, sono, ancora, la principale fonte di informazione per la maggior parte della popolazione!!!
Posta un commento