Il tramonto è ormai scolorato da tempo
fra le pieghe della notte e le prime luci dell’alba si scorgeranno
solamente quando il buio inizierà a farsi meno fitto. Siamo nel bel
mezzo della notte, ma la notte della ragione non è scandita dalle
lancette di un orologio, può squarciarsi in un lampo quando meno te
l’aspetti, così come mantenerti appiccicato al suo buio di gomma
per l’eternità.
In Italia si vota sempre di meno e ci si suicida sempre di più, senza che il mezzobusto patinato deputato a leggere il gobbo del TG si produca in una filippica intorno al cambiamento dei gusti degli italiani.
La penuria di votanti tutto sommato è un problema risibile, dal momento che non esistono quorum e per eleggere il cameriere di turno sono più che sufficienti i consensi dei soliti fedelissimi. Poco importa il fatto che in Italia il maggior partito sia quello degli astenuti, l’importante è che rimanga un coacervo di differenze governato dal dividi et impera, cristallizzato e senza possibilità di nuocere.
L’ondata di suicidi al contrario è qualcosa di un poco più serio, se non altro perché esiste sempre la remota possibilità che arrivi un giorno in cui il “disperato” decida di rivolgere “l’arma” non contro sé stesso ma contro il suo aguzzino. E allora le parole d’ordine sono dissimulare, sottacere, minimizzare. Ignorare insomma il più possibile il problema, fintanto che le sue dimensioni consentano di farlo. L’alternativa sarebbe quella di prenderlo in considerazione, entrare nel merito degli elementi che lo ingenerano, tentare di arginarlo proponendo delle soluzioni. Tutte azioni politicamente scorrette, che potrebbero mettere a rischio l'equilibrio dello spread e la stabilità dei mercati finanziari. Troppo pericoloso.
Ma anche all’interno della notte più buia, spesso capita di scorgere delle ombre che si agitano nei recessi senza luce…..
In Italia si vota sempre di meno e ci si suicida sempre di più, senza che il mezzobusto patinato deputato a leggere il gobbo del TG si produca in una filippica intorno al cambiamento dei gusti degli italiani.
La penuria di votanti tutto sommato è un problema risibile, dal momento che non esistono quorum e per eleggere il cameriere di turno sono più che sufficienti i consensi dei soliti fedelissimi. Poco importa il fatto che in Italia il maggior partito sia quello degli astenuti, l’importante è che rimanga un coacervo di differenze governato dal dividi et impera, cristallizzato e senza possibilità di nuocere.
L’ondata di suicidi al contrario è qualcosa di un poco più serio, se non altro perché esiste sempre la remota possibilità che arrivi un giorno in cui il “disperato” decida di rivolgere “l’arma” non contro sé stesso ma contro il suo aguzzino. E allora le parole d’ordine sono dissimulare, sottacere, minimizzare. Ignorare insomma il più possibile il problema, fintanto che le sue dimensioni consentano di farlo. L’alternativa sarebbe quella di prenderlo in considerazione, entrare nel merito degli elementi che lo ingenerano, tentare di arginarlo proponendo delle soluzioni. Tutte azioni politicamente scorrette, che potrebbero mettere a rischio l'equilibrio dello spread e la stabilità dei mercati finanziari. Troppo pericoloso.
Ma anche all’interno della notte più buia, spesso capita di scorgere delle ombre che si agitano nei recessi senza luce…..