giovedì 13 settembre 2012

La scuola al futuro

Marco Cedolin
L'Istituto tecnico Enrico Fermi di Mantova è salito all'onore delle cronache come esempio di scuola del futuro, dove gli alunni non possono marinare le lezioni e tutto o quasi si declina in maniera digitale. L'edificio è stato già da alcuni anni completamente cablato, il registro delle presenze è un foglio elettronico, gli alunni studiano su un notebook e gli insegnanti anziché il gessetto hanno nel taschino una penna usb.
Ma la peculiarità che ha reso "famosa" la scuola è costituita dal fatto che ognuno dei 1700 alunni è stato dotato di un badge personale....


e solamente strisciando lo stesso nei tornelli dell'ingresso potrà accedere alle lezioni e conseguentemente venire registrato come presente. Qualora lo studente non strisci il badge a tempo debito verrà considerato assente ed un solo minuto dopo la chiusura dell'ingresso partirà in automatico un sms indirizzato ai suoi genitori, per informarli che il ragazzo quella mattina ha marinato la scuola.

Con tutta probabilità gli scolari al futuro non sono poi così differenti rispetto a quelli al passato e il "mestiere" di timbrare gli altrui cartellini diventerà presto tanto comune quanto redditizio.
Resta però una sensazione di amaro in bocca, la scuola al futuro, con gli studenti ordinati sotto forma di bytes, i notebook a soppiantare i libri, le pagelle su internet, le telecamere in ogni dove, l'impossibilità di marinare e gli insegnanti che mettono le note sulla pen drive, magari per trasferirle ad un sms da inviare ai genitori, somiglia sempre meno ad una scuola e sempre più ad un carcere di massima sicurezza. Forse può sembrare esagerato affermare che manchi la libertà, ma sicuramente sta venendo meno la fantasia. Tutti in fila per tre e rispondete "buongiorno maestro" alla macchinetta della scansione vocale, potrebbe essere il prossimo passo, in avanti o indietro giudicate voi.


2 commenti:

Simone ha detto...

che poi Marco, al di là del fatto che io e te siamo contrari a questa tecno-invadenza perché la vediamo giustamente come preambolo del Nuovo Ordine, se anche ragionassimo intrasistemicamente, qual è il motivo? non sarebbe meglio riscoprire un alto livello do coscianza nei ragazzi anziché educarli come dei delinquenti per poi forzarli a una vita da galera
?

Berica ha detto...

odio i badge...
questo è un esempio di cattivo uso della tecnologia che in sè non è buona o cattiva, dipende da come si usa. Temo un futuro con persone insicure che durante l'adolescenza non hanno sperimentato il "brivido" di marinare la scuola, prendersi le proprie responsabilità di fronte la famiglia e la scuola. Temo un gran numero di paurosi che se non si "registrano" non esistono. Temo una generazione di fifoni che hanno bisogno di un capo che li autorizzi e però imparano presto come aggirare l'ostacolo.