Marco
Cedolin
La situazione in Val di Susa
sta facendosi sempre più parossistica e
per molti versi insostenibile. A Chiomonte all'interno di un cantiere
in tutto e per tutto simile ad una caserma militare, un manipolo di
operai facenti capo a ditte in odore di mafia sta da mesi sbancando
il bosco, ormai ridotto ad una discarica. Il progetto, ancora non
esecutivo, sarebbe quello di scavare nella montagna un tunnel
geognostico della lunghezza di 8 km che una volta ultimato
diventerebbe la galleria di servizio del tunnel di 54 km in progetto
sotto l'Ambin, parte integrante della nuova linea ad alta velocità
Torino - Lione, a sua volta parte integrante del corridoio 5 Lisbona
- Kiev.
Come il
giapponese della storiella, rimasto solo a combattere nella giungla
perché non era al corrente del fatto che la guerra fosse finita,
anche la banda del TAV, capeggiata dai vertici del PD torinese continua a guerreggiare con furia belluina, senza rendersi conto di
essere rimasta sola a difendere un progetto che di fatto non esiste
più.....
Il
progetto della ferrovia Torino - Lione probabilmente verrà presto cestinato dal governo francese, ma di fatto è già stato abbandonato
dal governo italiano e dal suo stesso mentore Mario Virano che
"sogna" un TAV low cost limitato al solo tunnel sotto le
Alpi. Il progetto del Corridoio 5 è defunto da tempo, dal momento
che in Portogallo, così come nell'est europeo, di TAV non vogliono
neppure sentire parlare. Lo stesso sistema dei treni ad alta velocità
(in perdita ovunque esso sia in esercizio) è ormai un dinosauro in
estinzione sul quale nessuno in Europa, e non solo, sarebbe più
disposto ad investire un euro. Come dimostrano in maniera
inequivocabile i passi indietro compiuti dalla Germania , dalla Spagna
e perfino dalla Russia.
Insomma
se il TAV era già un qualcosa di poco convincente negli anni di boom
economico, oggi alla luce della crisi e del ridimensionamento dei
traffici commerciali rappresenta solamente un pezzo di storia del
quale risulta difficile andare fieri.
Nonostante
ciò in Italia ci si ostina a fingere che non sia accaduto nulla e si
continua a procedere su una strada lastricata di luoghi comuni e
false promesse.
In
special modo in Val di Susa, dove la banda del TAV ha trasformato la
questione in una guerra di religione, lo scontro procede più aspro
che mai. Il solo fatto che un cantiere, pur situato in un luogo
isolato e difficilmente accessibile, debba essere difeso da centinaia
di uomini in armi dalla rabbia dei cittadini dovrebbe essere
indicativo del gradimento dell'opera presso la popolazione. Così
come indicativo del fatto che qualora s'insediasse a Susa, in una
zona trafficata e di facile accesso il cantiere per il buco "vero"
non basterebbe un reggimento dell'esercito per difenderlo.
Ciò
nonostante la consorteria del cemento e del tondino, forte dei propri
referenti nela politica e nella magistratura, non arretra di un solo
metro. Militarizza, bastona, arresta, minaccia, diffama, chiunque si
opponga all'opera. Crea i propri martiri, nella persona dei
poliziotti, svelti di mano con pietre e lacrimogeni, ma comunque
sempre eroi e degli operai delle ditte impegnate a sbancare il bosco,
vittima di persecuzioni di ogni genere da parte della polazione. E
chiama i propri dei, nella persona del ministro Cancellieri, esortato
a gran voce a visitare il cantiere di Chiomonte, per dare la propria
benedizione ad un mostro che fortunatamente non vedrà mai la luce,
ma ha già prodotto tanto, troppo sangue.
E
presto la Cancellieri arriverà, a benedire il TAV, i poliziotti che
distruggono musei archeologici e lanciano pietre, le ditte in odore
di mafia che si spartiscono appalti finanziati con il denaro estorto
ai contribuenti ed i politici al servizio del malaffare che
quotidianamente vessano ed insultano chi li ha votati. Nulla di
strano, per il ministro di un governo golpista, impegnato a spingere
il paese in un tunnel senza ritorno.
6 commenti:
IL TITOLO E'UN PO' EQUIVOCO.....CHI LEGGE NON SA CHI SIA LA BANDA...E QUALI I BUONI E CATTIVI
Tranquillo Massimo, appena s'inizia a leggere si capisce tutto ;-)
Vedo la gente molto superficiale e penso sia meglio essere chiari,guarda cosa accade a Grillo ......ciaooo
Oramai la lingua e' cosi aggrovigliata che persino un maestro come il padrone di casa rischia .
Fin da bambino ho pensato che , almeno la lingua andava difesa... vivere senza uno strumento sicuro per comunicare il proprio essere...e'inaccettabile .
Attualmente , e non solo in Italiano....scrivere e come traversare un campo minato...
Parlando si possono usare mimiche e suoni che comunicano concetti...che lo scrittore non ha a disposizione .
Vorrei chiedere al padrone di casa ed ai lettori : abbiamo fatto il massimo per unire chi vuole difendere l'ambiente , la giustizia , la sovranita' dei Val Susini , l'ideale che anche gli Italiani abbiano una spina dorsale , il valore del gesto ?
Abbiamo fatto il massimo per unire e produrre una strategia ?
Sicuramente no, caro Marco, altrimenti esisterebbe almeno l'embrione di una reazione ad oggi totalmente inesistente.
Massimo, quello che accadre a Grillo penso fosse facilmente prevedibile e credo che lui per primo lo abbia messo in conto.
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