Per una volta non parliamo di Libia, Gheddafi è ancora vivo, nonostante i volenterosi stiano sterminandogli la famiglia e Barack Obama sembra avere trovato altrove i consensi necessari per la sua rielezione.
Il morto è Osama Bin Ladin, o se preferite la sua proiezione metafisica, assassinata dai ghostbusters dei Seals con un proiettile d’argento, piazzato con tale cura che anche lo spirito più insofferente agli inviti di Melinda Gordon si vedrebbe costretto a “passare oltre” senza emettere un solo afflato.
I souvenir non sono residui ectoplasmatici rimasti impigliati sulla “soglia”, bensì ogni genere di oggetto (proiettili, pezzi dell’elicottero abbattuto, residui di polvere magica e attrezzature assortite) presente nell’area in cui sarebbe avvenuta l’incursione degli eroici soldati americani.
Oggetti che le cronache dei giornali ci raccontano andare a ruba, nonostante la severa sorveglianza militare cui è sottoposta l’intera area.
Le T-Shirt sono invece il terminale di un fiorente business commerciale che sta popolando in queste ore eBay....
Non solo T-Shirt ma anche felpe, che ritraggono il “cattivone” ammazzato, con grottesco corollario d’insulti, frasi di scherno, epiteti entusiastici e ampie porzioni di goliardia a stelle e strisce.Si va da “Alba di un nuovo giorno” a “Game over”, da “Obama1 – Osama 0” a “Osama Bin Ladin è morto, clicca mi piace”, passando attraverso “Ora la missione è completata” e “Chi vorrà impersonare Osama Bin Ladin per Halloween?”
E’ curioso come un morto (o il suo spirito) ammazzato e gettato in mare, oltre a costituire un ottimo viatico per la futura campagna elettorale del Presidente statunitense, riesca a manifestarsi anche un’ancora di salvezza per l’asfittica economia americana sull’orlo del collasso.
Andando di questo passo, Osama il cattivone finirà per venire santificato per le proprietà taumaturgiche del suo decesso, con tanto di T-Shirt con la sua effige, sormontata da una luccicante aureola dorata.
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