Anche ad un osservatore estremamente
disattento non potrebbero sfuggire le tantissime analogie fra le misure lacrime e sangue
imposte in Spagna dal governo Rajoy, seguendo
alla lettera le direttive della Bce e le "riforme" sangue e lacrime dispensate in Italia da Monti, con l'ausilio di lacrima
Fornero e di tutti i banchieri che gli fanno da contorno.
Fin qui nulla di strano, dal momento che il "padrone"
che dirige le gesta di tutta codesta
pletora di camerieri di banca é uno solo, così come univoche sono
le sue direttive.
Meriterebbero invece qualche
riflessione le reazioni del popolo spagnolo e di quello italiano,
posti di fronte ad una serie di angherie in tutto e per tutto
simili....
Gli spagnoli si riversano esasperati
nelle piazze, bloccano il paese, si scontrano con la polizia,
nonostante la sbirraglia spari pallottole di gomma, perfino addosso
ai bambini.
Gli italiani stanno a guardare,
esternando al più qualche mugugno, e l'unico luogo nel quale si
riversano in massa é caratterizzato dal bagnasciuga, dove lottano
stoicamente per la conquista di un ombrellone.
In Spagna, sia pur fra mille
contraddizioni, sembra esistere la percezione del disastro immanente
che sta abbattendosi sulla testa di tutti. I cittadini tentano una
reazione (magari disordinata e probabilmente inutile) e realizzano la
necessità, di scendere in strada, senza che per forza di cose debba
esserci qualcuno che ce li conduca per mano.
In Italia la popolazione si divide fra
i lettori di Libero e del Giornale, che attendono fiduciosamente il
momento in cui le forze dell'ordine e l'esercito verranno a liberarci
dai banchieri che pagano loro lo stipendio.
E gli ascoltatori di Travaglio e
Santoro che altrettanto fiduciosamente aspettano la "chiamata
alle armi" della sinistra, al momento troppo impegnata a
discutere dei matrimoni gay e delle primarie.
Nel frattempo, nonostante proprio ieri
sia stato approvato il MES, nell'indifferenza generale, tutti (tranne
gli 8 milioni d'italiani ormai alla fame) corrono affannosamente alla
ricerca di un ombrellone e di uno scampolo di battigia dove andarsi a
coricare.
Il caldo imperversa e agitarsi troppo
potrebbe far male alla salute, l'ha detto anche il TG.
2 commenti:
Abbiamo un'economia sommersa tra le più alte del pianeta. Ecco la risposta. Siamo italiani, nel bene e nel male, solo che il male, in questo momento, tiene molti italiani a galla. Nell'arte di arrangiarci, fare mille lavoretti, siamo inoltre maestri e così i cc di milioni di italiani, dal piccolo manovale o tuttofare a nero, fino al grosso intrallazzatore, sono ancora in attivo, oltre poi, l'arcinoto materasso...
@Falkorosso, sono del tutto d'accordo con te, ma mi chiedo per quanto ancora questo sistema italico reggerà.
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